Pino Masciari: E\’ così che la \’ndrangheta comincia, prima le minacce e poi si passa ai fatti con atti dolosi, incendi e chissà cos\’altro ancora! E\’ un modus operandi che non cambia mai, non serve molto per capirlo! La mia solidarietà e vicinanza all\’amministrazione del Comune di Feletto!
FELETTO – Sulla bocciofila incendi e minacce anonime
Il vicesindaco ha lanciato l\’allarme al Tg3 Regionale: «Incendiata anche l\’auto del comandante dei vigili»
A Rivarolo Canavese, lunedì mattina, ha fatto tappa il «Camper della legalità» promosso dalla Cgil. Un appello comune per tutti gli amministratori: «Non dobbiamo abbassare il livello di guardia». Ecco perchè il sindacato ha scelto proprio Rivarolo, Comune commissariato per presunte infiltrazioni mafiose, per il primo appuntamento dell\’iniziativa alla quale hanno preso parte diversi amministratori locali. Non certo massiccia, purtroppo, la partecipazione dei cittadini.
Non si è parlato solo di Rivarolo, ovviamente. Il 15 dicembre parte a Torino il processo d\’appello dell\’operazione Minotauro che ha sconvolto gli equilibri in tutta la provincia di Torino. E proprio sull\’ndrangheta e sulle infiltrazioni della malavita organizzata nei piccoli paesi si è concentrato l\’appello lanciato dalla Cgil. In Canavese, con un occhio di riguardo alla situazione di Feletto. E\’ stato il vicesindaco Loretta Garello, ai microfoni del Tg3 regionale, a lanciare l\’allarme: «Abbiamo ricevuto telefonate minatorie, lettere anonime ed è stata anche bruciata l\’auto del vigile del paese». Il riferimento, come abbiamo riportato su QC tempo fa, va all\’appalto per la gestione della bocciofila del paese, anche quella distrutta, due anni fa, da un \”misterioso\” incendio. Senza dimenticare le minacce e le intimidazioni a Cuorgnè e Castellamonte.
Per questo il sindacato ha scelto il Canavese. Per Feletto, quello della bocciofila, è stato un caso isolato. Ma un caso comunque molto preoccupante perchè i primi a ricevere delle minacce sono stati proprio gli amministratori locali. L\’anno scorso, quando l’impianto prese fuoco, il Comune aveva appena pubblicato la gara d’appalto per il suo affidamento. Le fiamme devastarono l’intera struttura. Nell’ultimo biennio i locali erano stati trasformati in un ristorante per il quale i gestori non pagavano le spese al Comune. Era stata proprio l’amministrazione a intimare l’abbandono della struttura ai vecchi gestori. Una presa di posizione che a qualcuno non è andata a genio.
«Non siamo abituati ad episodi di questo tipo – ha detto la Garello nel corso dell\’incontro – chi si è proposto per prendere in gestione la struttura della bocciofila e dei campi sportivi ha iniziato a ricevere, anche lui, ripetute minacce telefoniche ed è stato costretto a lasciar perdere. I felettesi hanno capito che l\’amministrazione sta cercando di fare il possibile e ci stanno aiutando».