Quest\’oggi riportiamo un articolo pubblicato da Grazia Marcenò sul quotidiano web \”Liguria24.it\”. L\’articolo è una riflessione sul perchè si voglia far finta che la \’ndrangheta non ci sia nelle città del nord, ed in particolar modo nello specifico si parla della città di Genova ma che, ovviamente, potrebbe essere una riflessione rivolta a qualsiasi città d\’Italia.
\”Siamo noi che facciamo finita di non vedere, siamo noi che ci nascondiamo dietro un dito nella triste speranza di non essere scovati. Genova una Città simbolo una Città come tante serena alla luce del giorno ma piena di contraddizioni che spesso l’ omertà del “mugugno” nasconde.
In realtà siamo furiosi, ma non vogliamo ammettere a noi stessi la loro presenza, la loro forte carica di aggressività, forse… abbiamo cose ben più importanti nella testa.
La rabbia nei confronti della \’ndrangheta della mafia, la scarsa tenacia nella ricerca di una forte opposizione fanno spazio ad una giustificazione che forse noi abbiamo bisogno per non sentirci “ soli ”.
IL POTERE CREA NEMICI?
La paura che nelle forze di potere si sia radicato il male, fa si che una domanda dobbiamo pur farcela… Da chi dobbiamo guardarci?..
Stilare una lista di nomi e persone distinguere il giusto dall’ingiusto, fosse facile!
Proviamo ad andare in giro per Genova e a guardare le persone dentro gli occhi, cercare di percepire le nostre sensazioni fare caso alle loro reazioni e magari prevenirle.
DIRE NO! Forse è l’unica soluzione che non tocca solo il povero passante ma anche chi fa parte della Nuova Borghesia quella insospettabile che mai direste faccia parte di un’ invisibile cosca criminale.
Molti di voi conosceranno per appartenenza ad altre Regioni la sensazione di quando si vive a stretto contatto con chi corrompe in modo garbato e apparentemente sereno, girare per la strada guardando fissi le saracinesche abbassate,quando ci si ritrova in una situazione di desolazione in cui le capacità sono annientate, fare una gara d’appalto sapendo già di non vincerla, chiedere un finanziamento a “ fondo perduto” in Regione sapendo invece di essere il primo in lista.. e l’elenco non finirebbe qui.
L’ aspettativa che noi tutti ci auspichiamo che chi siede in alto sia abbastanza forte e leale moralmente da essere pronto a fare da scudo ad ogni intruso che si presenti con il “ sorriso” alla propria porta, affinché certi presunti “ tali” non portino avanti interessi di lobby illegali e a non permettere che altri si impossessino immeritatamente della Nostra Città.
Perché questa non è la Genova che vogliamo.\”