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\’\’Arresti, carcere duro e confisca dei beni. E poi riappropriamoci delle parole\’\’.

Questa, secondo  il ministro degli Interni Angelino Alfano, la ricetta per contrastare la criminalità organizzata.

Giunto a Reggio Calabria per inaugurare il ciclo di seminari sulle \’\’Criminal Economies\’\’, il ministro espone il doppio registro su cui si deve basare la lotta alla \’ndrangheta: uno più tecnico, destinato agli addetti ai lavori, l\’altro diretto ai giovani ed alle speranze consegnate nelle loro mani.

Non una parola però dal Ministro sullo scioglimento del Comune di Reggio Calabria, deciso dall\’ex Ministro dell\’Interno suo predecessore Anna Maria Cancellieri, oggi compagna di banco di Alfano nell\’ Esecutivo Letta, ma trasferita alla Giustizia. Una decisione, quella dello scioglimento, che Alfano tacciò come sbagliata, \’\’penalizzante per l\’intera comunità\’\’. 

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