Il Tribunale Amministrativo del Lazio si pronuncia dopo 50 mesi
Dopo 50 mesi dalla presentazione del ricorso e dodici anni di esilio, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ha prodotto una prima risposta per la famiglia Masciari.
Lo diciamo subito: è \”interlocutoria\”, per cui siamo consapevoli che ci sarà ancora da dire.
Il 23 Aprile è stata infatti convocata un\’altra udienza pubblica in merito a nuova documentazione proposta dai Masciari.
Non vogliamo tentare di infilarci in pericolose letture tecniche, ci sono persone molto più competenti ed adatte di noi amici di Pino e Marisa, siamo certi che gli avvocati che tutelano le loro (e nostre) ragioni sapranno farlo nel migliore dei modi insomma.
Però.
Da molto tempo tutti aspettiamo.
E\’ il momento di condividere le piccole grandi Vittorie che i nostri amici Pino e Marisa hanno compiuto a tutela loro, di tutti i testimoni e nostra in qualità di cittadini.
Ce lo siamo ripetuto più volte, ma ora lo ribadiamo con più forza:
I Masciari hanno ragione.
I Masciari hanno ragione perchè Pino ha, ancora una volta, visto riconosciuto il suo valore di Testimone di Giustizia FONDAMENTALE ai fini delle condanne di uomini della criminalità organizzata e del Sistema ad essa colluso.
I Masciari hanno ragione perchè, è acclarato formalmente che il fallimento della ditta di Pino sia stato causato unicamente dal racket e dalla criminalità organizzata stessa.
Su questi due punti concorda pienamente anche il Ministero dell\’Interno rafforzando le parole che l\’ex Procuratore Antimafia Vigna pronunciò anni fa, parlando di Pino Masciari come del \”più importante testimone di giustizia italiano\”.
Ma è il capitolo sulla sicurezza che ci riempie di orgoglio e speranza:
il tribunale sancisce che in relazione ad un programma di protezione non sia possibile stabilire una scadenza temporale predeterminata.
Sarebbe una contraddizione in termini. Un pericolo o esiste o non esiste. Caso mai è possibile stabilire il grado di pericolo che grava e, questo sì, può variare nel tempo.
Tuttavia è responsabilità e compito della Commissione Centrale di Protezione verificare l\’effettiva condizione di pericolo e le misure necessarie attraverso indagini approfondite ed oggettive, seguite da relazioni dettagliate atte a tutelare senza incertezze o dubbi la sicurezza del Testimone e dei suoi famigliari!
Non è possibile insomma passare da un regime di protezione speciale a quello di protezione ordinaria (quello nel quale vive ogni singolo cittadino), senza che ciò abbia una motivazione ed un rapporto dettagliato.
Se questo avviene la Commissione Centrale e con Essa il Ministero si prende la responsabilità della valutazione del pericolo del Cittadino Masciari, del rischio che ne ha determinato la sottoposizione a programma di protezione di lui e della sua famiglia. In termini concreti la Commissione Centrale del Ministero dell\’Interno è l\’organo responsabile della vita della famiglia Masciari!
Di queste relazioni atte ad accertare il grado di esposizione non c\’è traccia ad oggi, né per i Masciari né per altri Testimoni a quanto sembra, tanto che il TAR denota una \”oscura\” gestione dell\’assegnazione della scorta anche in situazioni analoghe.
Due considerazioni tutte nostre:
la prima attiene all\’importanza generale di questa sentenza, che fa emergere lacune nel programma di protezione e quindi nella posizione della Commissione Centrale . Avvalorando così tutto ciò che era stato evidenziato nella relazione sui Testimoni di Giustizia della Commissione Parlamentare Antimafia della scorsa legislatura e constatando come la Commissione Centrale debba essere prima di tutto un organo che accompagni i tdg in questo percorso, imperniando l\’ attenzione all\’aspetto umano del Cittadino Testimone. Leggiamo così il capitolo \”sicurezza\”: non esiste scadenza, perchè non si può \”giocare\” con la vita delle persone, a maggior ragione quando le si considera in pericolo!
Considerazione, questa, che ha una valenza che va al di là di qualsiasi caso specifico e che ci pare storica e miliare, dato il prestigio e l\’autorità da cui proviene.
La seconda attiene invece proprio al caso specifico: la tenacia e la resistenza della famiglia Masciari nella riaffermazione dei loro diritti e dunque della loro dignità, ci sono di nuovo di insegnamento.
Ci infonde speranza che chi con più facilità ed anche in un modo umanamente comprensibile, avrebbe potuto gridare, incatenarsi e ribellarsi alle \”regole non rispettate\”, abbia invece deciso di perseguire la strada istituzionale, dell\’io che conduce allo Stato.
Allora, quando decisero di denunciare, si schierarono con le Istituzioni, fidandosi ciecamente, oggi, quando hanno deciso di rivendicare un giusto, più equo e dignitoso, trattamento da parte di quelle stesse Istituzioni, si sono rivolti egualmente alle Istituzioni.
Una coerenza che deve far riflettere tutti: dalle alte cariche dello Stato fino a noi cittadini.
Quando Pino e Marisa hanno intrapreso questa strada erano soli.
Quando hanno presentato ricorso erano nuovamente soli.
Soli hanno affrontato questo estenuante iter fatto di attese interminabili e vessazioni continue.
Come unico scopo avevano ed hanno la dignità e la sicurezza.
E\’ uno sprone per tutti coloro che negli ultimi anni hanno conosciuto questa storia, a restare accanto ai Masciari, per accompagnarli ancora.
Ci hanno dimostrato che con dignità, tenacia e coraggio si può cambiare la storia.
Loro hanno dimostrato di essere i nuovi resistenti.
Noi abbiamo sempre meno alibi.
Ora tocca a noi, fare e continuare a fare, la nostra parte.
Ovviamente è una notizia che mi fa piacere. Chi conosce la storia di Pino sa benissimo che questo rappresenta il primo passo di un lunghissimo cammino per ristabilire un pò di giustizia … quello che mi lascia un po sgomenta è: chiunque analizza la vicenda della famiglia Masciari non può che convenire che a Pino e alla sua famiglia DEVE essere garantita la sicurezza; ma allora … perchè questo ulteriore rinvio?
La strada è ancora lunga, sicuramente ci saranno altri ostacoli da superare, ma immagino la vostra soddisfazione per questo traguardo che vi rende onore e fa capire a noi tutti quale debba essere la VIA da seguire per avere giustizia: quella del rispetto della legge e delle istituzioni, quella più faticosa e lunga, quella che spesso è estentuante e senza fine apparente.
Grazie Pino, grazie famiglia Masciari!!
Spero con tutto il cuore, caro Pino, che tu e Marisa abbiate piena giustizia. Grazie di cuore per la vostra bellissima testimonianza quotidiana. Noi vi saremo vicini. Sempre.
emiliano
Sono certa che la strada, anche se di nuovo rallentata da una nuova udienza, ora non potrà che essere in discesa.
I Masciari hanno ragione perchè i Testimoni di Giustizia non sono un prodotto con la scadenza.
I Masciari hanno ragione perchè la loro vita è cambiata radicalmente dal giorno in cui Pino si è affidato nelle mani dello Stato: lo Stato adesso deve meritarsi questa fiducia.
I Masciari hanno ragione perchè sono delle persone con un senso dello Stato che molti uomini dello stato si sognano soltanto di possedere.
I Masciari hanno ragione.
Noi non li lasceremo mai soli.
Anna
Quest’ulteriore rinvio, mi auguro serva per emettere una sentenza ponderata e finalmente
” giusta”, se ciò non accadesse, siamo sempre con voi, con il vostro coraggio, con la vostra tenacia, sempre più “affamati” di giustizia e legalità, e non ci sazieranno con le briciole.
Forza!!!
Pino, tu e la tua famiglia avete diritto ad una vita, quindi, anche se questo è un passo avanti, non ci siamo ancora. Vi deve essere garantita la totale sicurezza.
Sempre con te!!
CIAO A TUTTI,
COSA DIRE BENE!!! O MEGLIO SPERIAMO BENE!!!
SPERIAMO CHE QUESTA INTERLOCUTORIA PRESA DIPOSIZIONE DEL TAR NON VENGA SOVVERTITA COME QUOTIDIANAMENTE SUCCEDE, DA PARTE DI CHI CI GOVERNA , CON TUTTE LE NORME A PARTIRE DALLA COSTITUZIONE
UN FORTEIN BOCCA AL LUPO A PINO, MARISA E I PARGOLI ( ANCHE SE ORMAI SONO GRANDI) E UN GRAZE PER QUELLO CHE STATE FACENDO A TUTTI VOI…
VI SEGUO VI SEGUO ANCH SE PURTROPPO DA LONTANO
MIMMO
Bene, ma avanti!
E’ quello che ci voleva per spronarci a non mollare.
E’ vero che i diritti dei Masciari sono ancora tutti da riscrivere, ma in questa fase questo era il miglior risultato che ci si poteva attendere.
Naturalmente non è una buona notizia leggere in una pronuncia di un Tar che lo Stato ha gestito in maniera “oscura” la scorta ai Masciari, e così via. Ma poiché queste cose sono avvenute, è un’ottima notizia che vengano riconosciute in un atto ufficiale di un tribunale.
Forza Masciari, anche io Vi seguo sempre anche se purtroppo da lontano. Ma non importa quanto lontano, siamo e saremo sempre con Voi, finalmente con rinnovata fiducia dopo questa notizia.
Riccardo
Questa notizia è di grande conforto per il proseguio di tutti noi cittadini ed in modo particolare dei Testimoni di Giustizia.
Sicuramente la strada è ancora lunga ma spero che sia sempre meno in salita e credo sia giusto continuare in questa direzione.
Fisicamente lontano ma mentalmente sempre vicino a chi lotta per un mondo migliore inseguendo un ideale di libertà e giustizia per tutti!
Sapete qual’è il colmo? che la sentenza ha certificato ulteriormente che i Masciari
non hanno lottato proprio sulla parte del risarcimento tanto sbandierato dal Sottosegretario Mantovano..
Risarcimento DOVUTO PER LEGGE e che andrà in grossa parte a coprire il fallimento totalmente incolpevole di Pino.
Anche questo c’è scritto nelle cinquanta pagine di sentenza che con il consueto stile limpido e determinato dei Masciari ha cambiato in meglio la nostra storia di cittadini.
Grazie davvero famiglia Masciari, il piccolo miracolo che siete ci da nuove prospettive sui nostri doveri, su come vivere i diritti e su come essere adulti.
Questa è la trasgressione che voglio.
Carissimi Pino e Marisa
la sentenza del Tar , per quanto in alcuni stralci ancora incompleta e non esaustiva dei tanti aspetti che la Vostra vicenda processuale porta alla luce, ribadisce e riafferma quanto sia “alto” il contributo che voi portate alla causa della Legalità in questo paese. Aldilà dei tecnicismi e delle formule giuridiche, questa volta pare emergere chiaramente anche il giudizio oggettivamente negativo del “comportamento” tenuto da pezzi delle istituzioni nei vostri confronti; paradossalmente (?) proprio da quelle istituzioni che avevano il compito precipuo di garantire la vostra sicurezza con misure provvedimenti adeguati. Anche questa è una vittoria che avete riportato , per così dire, “sconvolgendo i pronostici “. E questo dovrebbe indurre tutti noi ad una profonda riflessione.
In realtà, è un altro segnale di come sia giusta, forte e onesta la vostra linea di condotta. Come dicevo prima, dovrebbe essere motivo di riflessione per tutti quanto sta accadendo. Proprio in questo momento storico emerge quale sarebbe la mera utilità dell’Onestà che ha contraddistinto la vostra scelta di vita. Nel momento in cui le economie mondiali, drogate da speculazioni e da uno sviluppo “insano”, sembrano aver perduto il respiro, è proprio adesso che si comprende quanto sarebbe importante invece avere come guida alle nostre esistenze valori e ideali quali sono quelli che Voi rappresentate.
Con più forza ancora viene voglia di indicarvi come “esempio” e come “risorsa” vera e concreta! Dobbiamo renderci conto, noi per primi, che la nostra stessa vita quotidiana trarrebbe giovamento dall’avere Persone come Voi, con la vostra Etica, a guidare e indirizzare la nostra stessa società.
Permettetemi di affermarlo. Quando si guarda alla limpidezza e alla bellezza dello sguardo di Ottavia e Francesco si comprende tutto. Si comprende che tutte le sentenze giuridiche che giungeranno a riaffermare i Vostri Diritti, a sancire la giustezza dei Valori che hanno guidato la Vostra vita coraggiosa, altro non saranno che un tardo sigillo alla ricchezza interiore che avete saputo trasmettere ai vostri figli. Ricchezze interiori, etiche e morali, che non si possono certo trasmettere se non si posseggono. Tutta la “lordia” a cui avete dovuto assistere nella vostra Storia non ha potuto scalfire e sporcare il nitore e l’ evidenza di quella forma di bellezza.
Anche per questo, ammirando in Ottavia e Francesco la chiarezza e la limpidezza del Vostro sguardo, vivere momenti di vita al Vostro fianco rappresenta sempre una lezione di vita, alta e appagante.
Grazie.
Carissimi Pino, Marisa, Ottavia e Francesco, vi abbraccio con affetto e stima sinceri.
Arturo Masciari Francesco
Anch’io mi accodo felicemente a questa notizia confortante.
La strada è ancora tanta lunga e tanta dura, ma insieme non avremo paura.
Un abbraccio grande grande
Rino Coccimiglio
Anche se la strada è lunga, alla lunga vinceremo.
se si è arrivate fino a qui è per la vostra tenacia e forza…con tutto l’affetto continuo a seguirvi e sostenervi..
Vi siamo sinceramente vicini!
Mauro e Silvia
Cara Famiglia Masciari, cari Amici,
sono contento che il TAR dopo una lunga attesa estenuante per i Masciari si è pronunciato, anche se la parte istituzionale manca (come al solito)all’appello.
Condivido con voi quella forza e tenacia che oltre tutto fa dei Masciari delle persone speciali (non dimenticate la testardaggine dei calabresi). Abbiamo bisogno di questi segnali e di questa dirompente forza d’animo che manca al Sud e forse iniziando anche da me, ma non crediate che sia facile per chi vive ogni giorno in Calabria affermare i principi di rispetto, di umana convivenza civile, che sono poi la base su cui poggia il rispetto delle regole e quindi la legalità. Il problema della Calabria sono i calabresi, nel senso che il modello Masciari stenta a passare nei cuori di noi suoi conterranei, siamo un popolo ruffiano che la mattina prende il caffè col mafioso e a mezzogiorno l’aperitivo col maresciallo dei Carabinieri. Che questa vittoria produca nelle Istituzioni maggiore responsabilità, in noi la gioia di ben sperare e alla Calabria la forza di cambiare.
buon lavoro.
P.S.
non crediate che pur in silenzio non vi sto seguendo, io sono con voi, andiamo avanti!!!
Questa risposta appare incoraggiante, per fortuna c’è ancora un briciolo di onestà e di diritto in questo paese, ma tutta questa situazione è davvero sconfortante… Anch’io mi unisco a tutti nel fare coraggio a Pino e alla sua famiglia, anche se la strada si fa più lunga ogni volta che a un passo avanti ne segue uno indietro… Spero con tutto il cuore anch’io che le forze oscure di questo paese non l’abbiano vinta e quando le avremo sconfitte il merito sarà tutto di quelli come voi
cari Pino e Marisa,
dopo tante delusioni qualche nota positiva sta arrivando!
inoltre sappiate che la gente onesta è con voi, dalla vostra parte, SEMPRE…non ve lo scordate mai!!
vi abbraccio, tutti quanti Pino, Marisa, Francesco e Ottavia e gli altri Masciari d’ Italia e gioisco con voi per questo momento gratificante!
con affetto marta
sempre avanti Pino…noi siamo con te!!!!
un abbraccio enorme!
NadiaViolinistaHarryLoman
Pino, Marisa,
Questo segnale è un faro nel buio dell’illegalità, e a dirigere la nave verso il porto della giustizia ci siete voi, capitani coraggiosi.
Vi pensiamo sempre, un abbraccio,
Roberto e Carla.
Caro Pino, cari lettori,
Per abitudine, prima di prendere posizione in fatti cosi’ delicati come la tua situazione, cerco di leggere le fonti.
Ebbene, io la sentenza del TAR l’ho letta, e consiglio caldamente a tutti di fare altrettanto (http://www.giustizia-amministrativa.it –> sezione Motore di ricerca –> TAR Lazio –> cercare “Masciari”).
Si’, lo so, e’ un tantino faticosa (ma alla fine in un quarto d’ora ce la si fa), pero’ e’ indispensabile per evitare di prendere posizione su fatti cosi’ delicati senza conoscerli davvero. Questo eviterebbe forse anche tante strumentalizzazioni.
Confermo: la sentenza da’ ragione a Pino sull’aspetto della sicurezza (“La doglianza e’ parzialmente fondata”): su questo punto scrive:
– sebbene mentre non è certamente condivisibile la pretesa dei ricorrenti [i Masciari, ndr] di fissare ed individuare da subito le misure tutorie cui assoggettare il nucleo familiare all’atto della futura fuoriuscita dal Programma… [cioe’ Pino non puo’ decidere lui oggi quali misure vuole]
– …Ma se tanto è vero deve allora convenirsi che, così come non è possibile predeterminare il contenuto delle misure tutorie da applicare a scadenze che non siano immediatamente ravvicinate …, parimenti, sotto opposta angolazione prospettica, (deve convenirsi che) non appare consentito decretare, a monte, la cessazione delle misure de quibus (fra un biennio) senza avere prima apprezzato l’attuale insussistenza, o meno, di esigenze connesse con la sicurezza della persona protetta …
Questo significa che la Commissione NON puo’ decidere in un dato momento QUANDO le misure di protezione devono cessare, perche’ cio’ evidentemente dipende dall’evoluzione della situazione.
E fin qui ci siamo: faro’ con convinzione la mia parte di cittadino per far si’ che la Commissione prenda atto di questo.
PERO’ LA SENTENZA DICE ANCHE ALTRO, dando torto a Pino su diverse questioni, molto interessanti (che occupano la gran parte del testo), e che andrebbero conosciute.
Ora, con tutto l’affetto e la stima sinceri, ritengo che Pino dovrebbe parlare anche di questi aspetti: capisco la sua situazione umana (per quanto mi e’ possibile non vivendola di persona), pero’ trovare passi come i seguenti non mi ha fatto piacere (per non perdere la visione generale, consiglio di leggere la sentenza, che, se ho capito bene, Pino ha impugnato).
– [Pino aveva proposto] “un progetto di reinserimento lavorativo correlato all’acquisto di una struttura ricettiva”, a cui “seguiva … una puntuale indagine peritale da parte di professionista incaricato dalla Commissione che…offriva tecnica contezza della NON convenienza sotto molteplici profili dell’investimento prospettato dal testimone. A tali conclusioni non risulta che il testimone abbia opposto controperizia od altra analisi economica volta a contestare ovvero a ribaltare i dati contenuti nella relazione del professionista incaricato dalla Commissione”.
– “quanto alla sig.ra Masciari… essa ha rifiutato le concrete proposte lavorative di cui è menzione alla pag….; mentre è stato accettato il progetto di avviamento di uno studio dentistico ed a tal fine liquidata e corrisposta all’interessata (ed al consorte), con deliberazione del…, la somma di Lire… (coincidente con quella quantificata dagli interessati), oltre quella necessaria per il trasporto e montaggio delle attrezzature giacenti nella località di provenienza. Tale studio NON risulta in prosieguo essere stato attivato.”
– Ora sfuggono al Collegio… le ragioni per le quali la messa in disponibilità, nei suoi soli confronti, di una somma complessiva prossima a … di Euro cui si aggiunge…
sia ritenuta inidonea al finanziamento di un progetto di reinserimento lavorativo… Parimenti oscure sono rimaste le ragioni in forza delle quali il Masciari, (ove effettivamente lo voglia), non potrà tornare a fare l’imprenditore.
– La doglianza che accusa la delibera impugnata di carenza della sua componente motivazionale appare, poi, al Collegio quantomeno illogica.
– …è acclarato che nel corso di tutto il procedimento tenutosi attorno al Tavolo tecnico istituito proprio su richiesta del Testimone costui “non ha mai fatto pervenire elementi di valutazione, se non quelli contenuti nell’istanza del 2.4.2002” . Tanto è affermato dalla resistente e confermato dal ricorrente…
– è da escludere che la Commissione abbia respinto qualunque progetto di reinserimento lavorativo dei ricorrenti, avendo la stessa aderito alla proposta – dagli stessi avanzata – di avviamento di uno studio dentistico per la sig.ra Masciari;
– è da escludere che la mancata condivisione del progetto presentato dal Masciari nel 2007 possa elevarsi a prova od indice di un contegno della p.a tendente ad escludere il testimone dalla partecipazione al procedimento di formazione delle proprie determinazioni: al contrario l’attività di indagine svolta dalla p.a., la partecipazione dei relativi esiti all’interessato e l’assenza di ogni ulteriore replica o controindicazione da parte di costui documentano il rispetto di quel principio partecipativo che, indebitamente, il ricorrente assume violato.
Spero che nessuno voglia strumentalizzare questo post, e che conveniate che nel mondo di oggi bisogna sempre avere dubbi, e controllare sempre alla fonte. Convincimi Pino, della giustezza dei tuoi comportamenti (anche i giudici possono sbagliare) e saro’ ancora di piu’ al tuo fianco.
In bocca al lupo.