In barba a quanto sempre affermato dai vari politicanti (politici cantastorie), dei tanti proclami del Governo, del premier Renzi e di tutto lo Stato Italiano, ecco che la verità viene fuori e si scopre (non che non fosse palese quanto mentissero) che in Italia dal 2008, anno di inizio della crisi nel nostro paese, l\’occupazione non è per niente migliorata anzi, possiamo dire che sia anche peggiorata e che il nostro paese è tra i peggiori se non il peggiore dell\’Unione Europea. Questo Governo non ha più attenuanti, mente spudoratamente sullo stato reale dell\’Italia e questo è diventato sempre più inaccettabile. E\’ di ieri l\’abolizione della tassa sugli yatch da parte del Governo che non solo non aiuta il cittadino italiano che magari non può permettersi nemmeno un gommoncino da 2 metri ma, come sempre, da una mano ai ricchi già poverini, oberati da tante tasse. Ci sarebbero tanti epiteti per definire questo Governo, ma siamo rispettosi e non vogliamo peccare di volgarismo, ma se li meriterebbero tutti!
Bce: Italia fa peggio di Ue, occupazione ferma da inizio crisi
Rispetto al 2008, quando è iniziata la crisi, l\’occupazione complessiva in Italia \”è rimasta pressoché invariata, in controtendenza rispetto all\’insieme dell\’area dell\’euro e alle sue economie più piccole\”.
Lo dice la Banca centrale europea aggiungendo che, tra il secondo trimestre del 2013 e il corrispondente periodo del 2015, l\’incremento del numero di occupati \”è dipeso per il 63% da posizioni a tempo parziale\”.
\”Due grandi economie dell\’area dell\’euro, Germania e Spagna, hanno contribuito per quasi due terzi all\’incremento complessivo del numero di occupati nell\’area dal secondo trimestre del 2013, con apporti pari rispettivamente a 592.000 e 724.000 unità\”, si legge nel bollettino mensile della Bce.
\”Questo risultato non dipende esclusivamente dalle dimensioni dei due paesi; si consideri che nello stesso periodo i livelli occupazionali di Francia e Italia sono aumentati, nell\’ordine, di appena 190.000 e 127.000 unità, pari all\’incirca al 15% del rialzo per l\’insieme dell\’area dell\’euro\”.
La Bce prosegue osservando che \”il recupero dell\’occupazione nell\’area dell\’euro è stato trainato, oltre che dalla Spagna, dal marcato aumento del numero di occupati in Irlanda, Grecia e Portogallo\”.
\”Nell\’insieme, queste tre economie hanno esercitato un impatto del 15% circa sulla crescita del numero di occupati nell\’area dell\’euro dal secondo trimestre del 2013\”, coincidente quindi al contributo di Francia e Italia, aggiunge la Bce.