“La bellezza salverà il mondo”.
Con questa frase Dostoevsky non vuole paragonare la bellezza salvatrice come quella di un quadro, di un tramonto o di una poesia ma allude ad un pensiero profondo della mente dello scrittore.
Per il “bello” che salverà il mondo non intende il modo relativo al gesto estetico con cui appare bensì le qualità, i valori e l’essere belli dentro.
Ma come essere belli dentro riuscirà a migliorare e a salvare il luogo in cui viviamo chiamato Mondo?
Immaginiamo.
Se ogni persona cambia, indossando le vesti di uomo la cui lealtà si concentri meno sull’aspetto fisico e maggiormente sulle virtù sacre che ormai si sono perse tra le cose delle grandi metropoli, si riuscirà ad avere un posto dove tutti sono “fratelli” e “sorelle”, un luogo capace di farti vivere in armonia con il prossimo, un ambiente in cui non esiste il termine razzista, un territorio in cui non ci sono criminalità e lotte per il potere, uno spazio in cui si possa vivere serenamente poichè tutti sono uguali.
Ognuno di noi deve fare una scelta.
Vogliamo un mondo salvato dalla bellezza morale e interiore o vogliamo continuare a vivere tra le cattiverie, la mafia, le ingiustizie, le disuguaglianze, i razzismi, le pene di morte, le torture, la pedofilia, la prostituzione, l’inquinamento, la violenza su donne e bambini, la malavita, l’alcolismo, la droga, i furti, gli sfruttamenti minorili, la disoccupazione, i confini, le dittature, gli stermini, il bullismo, le discriminazioni, la mala sanità, l’avarizia, il disboscamento, l’effetto serra, il maltrattamento e l’uccisione di animali per scopi curativi o afrodisiaci?
Se cambieremo, tutte queste azioni atroci, che sono sempre all’ordine del giorno di tutti i giornali e telegiornali nazionali e internazionali, saranno solamente un brutto ricordo.
Se saremo buoni, onesti, cortesi, sociali, ospitali, e tollerando, aiutando e rispettando il prossimo vivremo nel Mondo desiderato da Dostoevskiy.
Dobbiamo prendere come esempio dei modelli da seguire e da amare, proprio come facevano i greci nella società di un tempo.
Avevano modelli negativi e positivi a cui aspirarsi come Penelope, prototipo di moglie perfetta, che aspetta il ritorno del marito Ulisse per tenti anni.
Nei giorni d’oggi potremmo aspirare ad essere uomini e donne come Pino Masciari, uomo che ha testimoniato contro la mafia per amore della giustizia e della sua patria, come Aung San Suu Kyi vincitrice del premio Nobel per la pace per essersi ribellata, rischiando la propria vita, contro il regime della sua patria, per voler garantire diritti nella società. Anche Nelson Mandela uomo che ha cercato di eliminare le barriere tra ” bianchi” e ” neri” è un esempio da seguire.
Dovremo essere i dottori del del nostro pianeta e giorno dopo giorno, persona dopo persona, riusciremo a ridare una nuova vita, un nuovo cuore al nostro amato Mondo.
Cosi la bellezza di Dostoevsky è la bellezza degli animi della gente capace di far rinascere il nostro Mondo come un posto migliore.
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