\”La Puglia, zona ricca dal punto di vista imprenditoriale, attira gli investimenti della criminalità e soprattutto delle mafie campana e calabrese\”. Il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, a margine di una riunione in Prefettura a Bari per fare il punto sulla lotta alla criminalità organizzata nel distretto Bari-Foggia, avverte: \”Quella pugliese non può essere considerata criminalità organizzata di serie B\”. E nell\’occasione annuncia un registro nazionale sulle indagini patrimoniali condiviso e a disposizione di tutte le procure italiane per \”monitorare i flussi di danaro da un territorio all\’altro\”. E\’ questa la nuova strategia contro i clan della Dda nazionale.
\”Nella lotta alla mafia – spiega Grasso – occorrono iscrizioni nel registro degli indagati e registrazioni di indagini patrimoniali più tempestive per poter incrociare i dati\”. Per il procuratore – alla riunione con il procuratore di Bari, Antonio Laudati, il prefetto vicario di Bari, Antonella Bellomo, e i prefetti di Foggia, Antonio Nunziante, e Barletta Andria Trani, Carlo Sessa – più dell\’arresto del mafioso, il sequestro e la confisca dei beni hanno maggiore efficacia nella lotta alla criminalità organizzata, perché le priva dei proventi delle attività illecite\”.
\”Le attività tipiche della mafia pugliese – spiega Grasso – sono l\’estorsione generalizzata, gli appalti pubblici, il gioco-scommesse clandestino, e il tradizionale spaccio di droga. Abbiamo notato una maggiore coesione tra le forze criminali che ci preoccupa – sottolinea – e per questo abbiamo messo a punto delle strategie, soprattutto sotto il profilo dell\’attacco ai patrimoni mafiosi, per coordinare e razionalizzare gli interventi sul territorio\”.
A parere di Grasso \”più si agisce sul piano della repressione, e più si hanno ritorni in cultura della legalità da parte dei cittadini. Nel Foggiano, per esempio – dice – negli ultimi tempi abbiamo visto sorgere numerose associazioni antiracket grazie soprattutto alla partecipazione dei giovani. Risultati eccezionali, miracolosi rispetto ai mezzi a disposizione\”.
Fonte: La Repubblica