Ad avvalorare coi fatti, quanto sempre detto sulle collusioni tra ndrangheta e poteri forti sono le notizie che ogni giorno riceviamo. I poteri, cosidetti \”forti\” del nostro paese sono invece molto più deboli di quanto si possa immaginare, si perchè allearsi con la ndrangheta e con tutte le mafie in genere, farne affari o \”malaffari\”, non si può che essere definiti semplicemente dei \”DEBOLI\”!
‘Borsellino quater’, “L’ex questore di Palermo nel libro paga dei Madonia”
Lo ha detto davanti alla Corte d’assise di Caltanissetta lo stesso Galatolo deponendo nel quarto processo per la strage di via D’Amelio.- Galatolo ha aggiunto che nessun componente del clan dell’Acquasanta ha avuto a che fare con la strage di via D’Amelio.
“Ho deciso di collaborare – ha detto – appena ho saputo che Vincenzo Graziano, che era sottocapo della famiglia dell’Acquasanta, era stato scarcerato. Mi sono spaventato perché avevamo comprato un sacco di esplosivo per fare l’attentato al pm Nino Di Matteo e allora ho chiesto di parlare con lo stesso Di Matteo. Era il 14 novembre. Sono stato interrogato, presenti il dottor Teresi della Procura di Palermo, il dottor Lari e il dottor Paci della Procura di Caltanissetta”.
Galatolo ha risposto alle domande dell’avvocato Flavio Sinatra, legale dei boss Salvo Madonia e Vittorio Tutino, imputati per strage assieme ai falsi pentiti Vincenzo Scarantino, Francesco Andriotta e Calogero Pulci, accusati di calunnia per la dichiarazioni non vere rese all’indomani dell’attentato in cui morirono Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta.