Una vendetta trasversale per restituire il dolore. Quella di ieri sera a San Lorenzo del Vallo poteva, e probabilmente doveva, essere una strage. Oltre a Rosellina Intrieri (45 anni) e\’ morta anche la figlia 25enne Barbara che ha cercato scampo sul balcone di casa. Il commando l\’ha raggiunta e uccisa. Quando i carabinieri sono arrivati nell\’appartamento al terzo piano della palazzina popolare dietro al castello, era riversa dalla ringhiera del balcone.
In casa c\’erano anche Gaetano De Marco, fratello dell\’uomo che il 17 gennaio ha ucciso il giovane Domenico Presta (figlio del latitante Franco Presta), scampato all\’agguato perche\’ si trovava in un\’altra stanza, e il figlio ventenne rimasto ferito in maniera non grave. Un\’azione di guerra in piena regola, con il commando che ha sfondato la porta d\’ingresso ed e\’ scappato subito dopo la carneficina a bordo di un\’Audi A4 bianca, trovata bruciata a pochi km di distanza.
Ad avvalorare la tesi che si tratti di una vendetta e\’ la circostanza che proprio oggi ricorre il trigesimo dell\’omicidio del figlio di Franco Presta. Negli ambienti della criminalita\’ le date e le ricorrenze hanno molta importanza, proprio perche\’ servono a lanciare un messaggio e ad amplificare il dolore dei destinatari. Sul caso indagano senza sosta i carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano e del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza. Ieri sul luogo del delitto oltre al sostituto procuratore di turno della procura di Castrovillari, competente per territorio, si e\’ recato anche il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Vincenzo Luberto.