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La Spezia – L’organizzazione criminale che aveva curato il trasporto dalla Colombia all’Italia della tonnellata di cocaina sequestrata lo scorso agosto dalla guardia di Finanza della Spezia avrebbe tentato di recuperare la droga, che aveva un valore di oltre 300 milioni di euro: secondo quanto spiegato dalle forze dell’ordine, una famiglia criminale calabrese avrebbe cercato informazioni in Liguria nel tentativo di capire dove la droga fosse stata nascosta.

Dietro ai narcos potrebbe esserci la `ndrina della Piana guidata da Mimmo Oppedisano, il boss che il passa-parola dice esser stato nominato capo dei capi della ´ndrangheta nel summit criminale avvenuto nel santuario di Madonna di Polsi (Reggio Calabria) nel 2010. La cosca comandata da Oppedisano, tra l’altro, ha grandi interessi in Germania (e non è un caso che le auto degli arrestati durante l’operazione della Guardia di finanza che ha portato al sequestro della cocaina fossero a targa tedesca) che condivide con i Vottari e i Pelle di San Luca, e in Canada.

È anche per questo che la cocaina è stata distrutta la settimana scorsa a Pisa, dopo avere ha “viaggiato” sotto un’imponente scorta organizzata dall’Antiterrorismo e da uomini della Finanza del comando spezzino e genovese.

La tonnellata di cocaina, il più imponente quantitativo sequestrato al mondo da due anni a questa parte, era stata conservata in un luogo segreto, sorvegliato dagli stessi finanzieri. Poi, all’alba di due giorni fa, è stata caricata su un furgone blindato, che ha viaggiato al centro di un “plotone” di sicurezza. Mentre il corteo percorreva gli oltre 80 chilometri che separano il luogo di stoccaggio della cocaina dall’inceneritore di Pisa, anticipato da una staffetta della Polstrada, la Finanza ha “bonificato” l’area dell’inceneritore e ha circondato l’impianto. Alla fine del viaggio, la cocaina è stata trasferita nel forno con una gru.

Secondo le indagini, la droga era stata importata in Italia dal “cartello” colombiano Norte del Valle, che ha storicamente agganci con la ‘ndrangheta calabrese della piana di Gioia Tauro.

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