Lo diciamo sempre che le mani della \’ndrangheta sono ovunque e pertanto come poteva mancare il traffico di reperti archeologici? Ovunque ci sia denaro c\’è potere e dove c\’è potere la \’ndrangheta come tutte le mafie proliferano, è sempre stato così e purtroppo, sarà sempre così! La \’ndrangheta sta rubando il nostro futuro, ha distrutto il presente ed ora cerca di ricavare qualcosa anche dal passato. Tutto questo mentre si continua a commemorare i caduti per mafie e i Governi che si avvicendano giocano a chi più fa\’ finta di cancellare le tasse per prolungare la loro \”reggenza\”. Qui si gioca a Monopoli, solo che in gioco non vi sono soldi finti ma la vita delle persone che come sempre, trovano l\’unica carta sempre disponibile, \”torna indietro e ricomincia da capo!\”
Traffico di reperti archeologici: colpo al clan Mancuso
E\’ scattata alle prime luci dell\’alba l\’operazione \”Purgatorio\” che vede al centro Vibo Valentia e il trafugamento di preziose testimonianze dell\’antica Hipponion. In manette diversi esponenti della cosca di \’ndrangheta
I carabinieri del nucleo \”Tutela del patrimonio culturale\” di Cosenza e del Ros di Catanzaro stanno dando esecuzione sin dalle prime luci dell\’alba ad un\’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di diversi appartenenti ad un\’organizzazione criminale – diretta espressione della cosca di \’ndrangheta del boss Pantaleone Mancuso, 68 anni, di Limmbadi (Vv), detto \”Vetrinetta\” – dedita al traffico illecito di reperti archeologici trafugati dalle piu\’ importanti aree archeologiche della Calabria. In particolare, l\’operazione denominata \”Purgatorio\” vede la citta\’ di Vibo Valentia al centro delle indagini con i reperti archeologici che negli anni sarebbero stati trafugati dall\’antica Hipponion di epoca greca, con veri tunnel sotterranei, profondi anche 30 metri, scavati dai \”tombaroli\” nel cuore della città. I reperti archeologici trafugati sarebbero stati piazzati sul mercato illegale, specie estero. Fra i finanziatori ed i partecipanti all\’organizzazione, pure diversi vibonesi insospettabili e \”colletti bianchi\”. Numerose perquisizioni sono in corso nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Napoli, Avellino, Roma e Asti.