\”Credo che le gravi parole pronunciate dal nostro Presidente del Consiglio a Der Spiegel siano frutto della stanchezza che del resto è più che comprensibile. Il lavoro che sta affrontando, insieme al suo governo, è immane.
Ciò nonostante sono parole gravi, sulle quali bisogna riflettere. Non semplicemente (e tanto, ma tanto banalmente) come fanno alcuni nostri parlamentari che parlano addirittura di attentato alla sovranità popolare, ma con rigore ed intelligenza. Mario Monti non è stato eletto dal popolo italiano, ma è stato chiamato a governare per la palese, manifesta e pericolosissima incapacità di decisione del governo precedente.
E del Parlamento.
Il richiamo alla politica però sta cadendo nel vuoto: la legge anticorruzione dov\’è? E il dimezzamento dei parlamentari? E gli enti inutili? Le auto blu?
Chiederei quindi un po\’ più di attenzione al nostro premier, ma soprattutto chiederei ai nostri notabili seduti in Parlamento di non puntare il dito, perchè per molti di loro la parola vergogna dovrebbe essere scritta sul tesserino da parlamentare\”
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Fonte: ADNKronos – \”Noi rispettiamo pienamente le competenze dei Parlamenti nazionali\”. E\’ quanto ha detto un portavoce della Commissione europea, in riferimento alle parole del premier Mario Monti pronunciate nell\’intervista a \’Der Spiegel\’, al quale ha dichiarato che, \”se i governi si facessero vincolare del tutto dalle decisioni dei loro Parlamenti, senza mantenere un proprio spazio di manovra, allora una disintegrazione dell\’Europa sarebbe più probabile di un\’integrazione\”. Frasi che sono state criticate in Germania da tutti i principali partiti.
Premesso che quella di Monti è \”un\’intervista lunga\”, per cui \”è difficile commentare una frase o l\’altra fuori dal contesto\” e comunque la Commissione non intende fare \”commenti specifici\”, Olivier Bailly ha chiarito: \”Quello che posso dire, da parte della Commissione, è che l\’Ue è basata su certe regole e quando si tratta dell\’adozione e dell\’attuazione degli strumenti finanziari è stato deciso da parte dei Paesi Ue di seguire certe regole\”.
Queste regole, ha sottolineato ancora Bailly, \”sono chiare e sono fissate in diversi testi legali che sono stati ratificati dai Paesi membri e, secondo questi testi, le decisioni legali e gli impegni presi dai governi a Bruxelles, in particolare quelli dei Paesi dell\’area euro, devono essere tradotti in procedure nazionali ed in alcuni Paesi membri devono essere convalidati dai Parlamenti nazionali\”.
Oltre a questo, \”quando abbiamo strumenti legali basati sui Trattati, questi documenti devono essere ratificati dai Parlamenti nazionali\”, ha sottolineato ancora Bailly, affermando che la Commissione \”rispetta pienamente le competenze dei Parlamenti nazionali in tutti questi processi\”. Queste sono le regole decise dai Paesi membri – ha sottolineato ancora il portavoce di Bruxelles – e non ci sono altri modi per l\’Esm (il Meccanismo europeo di stabilità), per esempio, o per altri trattati adottati in precedenza di essere adottati se non con la ratifica dei Parlamenti nazionali\”.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel, ha precisato a Berlino il portavoce Georg Streiter, è contrario ad un indebolimento dei Parlamenti nazionali in materia di politica europea. \”E\’ opinione del cancelliere tedesco che in Germania siamo sempre andati avanti bene con la giusta misura di appoggio del Parlamento e la giusta misura di partecipazione\” dell\’assemblea. \”Negli ultimi tempi – ha poi aggiunto – abbiamo anche ricevuto alcune indicazioni della Corte Costituzionale tedesca per un incremento della partecipazione del Parlamento\”.
Sull\’intervista di Monti si è espresso anche il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle. \”Il controllo parlamentare della politica europea è fuori da ogni discussione – ha rimarcato – Abbiamo bisogno di un rafforzamento, non di un indebolimento della legittimazione democratica in Europa\”, ha affermato il capo della diplomazia di Berlino, per il quale \”il tono del dibattito è molto pericoloso\” ed è necessario prestare attenzione ad evitare eccessi parlando di Europa \”per non danneggiarla\”. \”La situazione in Europa è troppo seria e troppo è in gioco\”, ha concluso.
Intanto le parole di Monti accendono il dibattito anche in Italia. \”Quella di Monti sul tema governo-Parlamento è una sgradevole sgrammaticatura. Che, fossi in lui, correggerei al più presto\” scrive Matteo Orfini del Pd su Twitter.
Per il deputato del Pdl, Guido Crosetto, \”il presidente Monti ha pronunciato una frase grave e pesante che spero sia stata fraintesa, che avrebbe dovuto suscitare reazioni in Italia, prima che in Germania. La legittimazione democratica ed i Parlamenti nazionali sono stati considerati un problema da troppe persone che hanno rovinato paesi, nazioni e popoli. Ma Monti è semmai un problema italiano, non tedesco. Nessuno vuole né può limitare la democrazia tedesca, per fortuna loro\”.
Dura la reazione dell\’Idv. \”La sparata di Monti nell\’intervista al \’Der Spiegel\’ sull\’autonomia che i governi dovrebbero avere rispetto ai Parlamenti nazionali fa collezionare all\’Italia l\’ennesima figuraccia in Europa\’\’ dichiara Felice Belisario, capogruppo dell\’Idv al Senato. \’\’Monti tradisce ancora una volta la sua inadeguatezza a rappresentare gli interessi nazionali: abbia rispetto per la democrazia parlamentare, lasci perdere la politica e – conclude Belisario – torni a fare l\’advisor dei potentati economici\”.
Critiche anche dalla Lega. \”Non ci stupisce affatto la scarsa considerazione che il premier Monti ha del Parlamento e quindi della sovranità popolare – afferma il presidente dei deputati della Lega Nord,Gianpaolo Dozzo – Ha sempre proceduto con decreti legge e a colpi di voti di fiducia, svilendo, come forse nessun presidente del Consiglio ha mai fatto dalla nascita della Repubblica, le prerogative delle Camere e dei parlamentari\’\’.