«Come ogni azienda di servizi che si rispetti, ovviamente anche la \’ndrangheta ha le sue tariffe, i suoi onorari! E\’ assurdo che tutto ciò venga scoperto come una novità mentre sono decenni che il sistema funziona in questo modo. Non è solo in Umbria ma in tutto il mondo la \’ndrangheta agisce in questo modo, tranquillamente! Forse mi ripeto ma non finirò mai di dirlo, le leggi sono troppo poco severe, i processi troppo lunghi e sino al giorno della sentenza della cassazione i legali di questa \”gente\” trovano sempre troppo spesso il modo per scagionare gli imputati, sempre che poi non si vada addirittura in prescrizione dei reati. Forse i tre gradi di giudizio in Italia sono troppi???»
Perugia, così uccide la \’Ndrangheta «Lo dovete tummare?». «Robertino me lo gioco stasera»
C\’è un tariffario per tutto. Un incendio per intimidazione costa 500 euro, sparare anche ottomila. Così la \’Ndrangheta si muove in Umbria.
Così i calabresi uccidono chi sgarra anche a Perugia. Lo ha scoperto l\’indagine Sotto Traccia portata a termine dai carabinieri del Ros e dal capo della procura perugina, Antonella Duchini, responsabile della direzione distrettuale antimafia. Tra gli arresti anche mandanti ed esecutori materiali dell\’omicidio di Roberto Provenzano, uno del gruppo che aveva fatto la cresta su una partita di droga. Per quell\’omicidio (maggio 2005 a Ponte Felcino) è imputato Gregorio Procopio, ma secondo la Dda e il Ros i mandanti sono Salvatore Papaianni, Vincenzo Bartolo e Giuseppe Affatato. Tra gli esecutori materiali, ferma la posizione di Gregorio Procopio (il procendimento è arrivati in Cassazione), sono finiti agli arresti Antonio Procopio, Francesco Elia e Platon Guasi.
Ecco il dialogo intercettato dal Ros tra Francesco Elia e Gregorio Procopio.
«ah, lo dovetev tummare?… lo ha detto?… Papaianni». «Stasera lo gioco a Robertino», risponde Procopio.
Nell\’operazione antidroga gli arrestati sono sedici. Portavano cocaina dalla Calabria a Perugia utilzzando trolley infilati nei bus di linea che arrivano a piazza Partigiani. Dieci chili ogni quindici giorni.
Decisivi per l\’indagine le nuove tecniche di ascolto che hanno permsso ai carabinieri de Ris di ripulire alcune intercettazioni e il ruolo di alcuni collaboratori di giustizia.
Le due operazioni si legano alla operazione Quarto Passo delle scorse settimane con 61 arresti per infiltrazioni della \’Ndrangheta in Umbria. Anche molti degli arrestati di mercoledì all\’alba sono legati al clan Farao-Marincola.
Il blitz al\’alba è sato effettuato da 150 carabinieri nelle province di Perugia, Terni, Catanzaro, Cosenza, Prato e Roma.
da: ilmessaggero.it