Di seguito vi proponiamo alcune lettere pervenuteci da Cuneo e più precisamente dagli alunni della 3ªF dell’Istituto Agrario “Vincenzo Virginio” che hanno voluto esprimere il loro pensiero dopo aver conosciuto Pino in un incontro avvenuto lo scorso 6 aprile.
Ciao Pino,
Come stai?
Noi tutto bene,ma abbiamo qualcosa da raccontarti a proposito dell’ incontro…. La tua storia ci ha fatto riflettere molto sulle piccole scelte che potrebbero portare grandi cambiamenti.
Grazie al tuo racconto, ci hai fatto capire come agiscono le organizzazioni criminali, si rafforzano con il terrore della gente, ma tu sei una di quelle persone fra tante che hai avuto il coraggio di rimanere onesto e non sottometterti a questi codardi. Non sappiamo se tutti avrebbero detto quel “basta” come hai fatto tu, pensando di rinunciare a tutto anche alla propria libertà; per noi è una cosa inimmaginabile ed è per questo che ti chiediamo dove hai trovato la forza.
Rimanendo dalla parte dell’ onestà sei stato costretto a nasconderti e a cambiare la tua vita e quella dei tuoi famigliari rischiando di essere ammazzati ogni giorno. Ma nonostante ciò continui a combatterla ogni giorno con convinzione e infondere in noi giovani un messaggio di speranza.
Per questo noi alunni dell’ Istituto Agrario di Cuneo ti ringraziamo per l’incontro a cui abbiamo assistito e per tutto quello che stai facendo.Gioele,Paola,Pietro e Luca.
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Ciao Pino,
ti ricordi la conferenza che hai tenuto nel Centro incontri della Provincia di Cuneo il 6 aprile? Eravamo presenti anche noi! Siamo Gloria, Kevin, Marta e Stefano, studenti dell’Istituto agrario “Virginio-Donadio”.
Ti scriviamo per ringraziarti delle riflessioni che ci hai fatto fare riguardanti la storia della tua vita. Grazie all’incontro abbiamo potuto interagire con te su questioni da noi poco conosciute e abbiamo capito quali sono le conseguenze portate dall’opposizione alle mafie. Per noi sei un esempio di coraggio, legalità e onestà, non avremmo avuto la forza e il coraggio per andare
avanti nella battaglia contro l’illegalità.
Malgrado la tua scelta, se potessi tornare indietro, ripercorreresti la stessa strada e prenderesti le stesse decisioni? Riguardo le conseguenze ricadute su te e la tua famiglia, loro cosa ne pensano?
Concludiamo questa lettera con una semplice parola: GRAZIE!!!Gloria, Kevin, Marta, Stefano
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Caro signor Pino,
le scriviamo per ringraziarla personalmente dell’incontro del 6 aprile presso la provincia di Cuneo. Questo incontro ci ha spronati a stare fuori dalla criminalità organizzata e di cercare di combattere la malavita per guadagnarci la piena libertà. Le sue parole ci hanno fatto riflettere; soprattutto quando parla dei sacrifici che ha dovuto fare e che tutt’ora continua a fare lei e la sua famiglia per ottenere una giusta libertà. In questa circostanza ci chiedevamo come lei e la sua famiglia riuscite ogni giorno a svegliarvi con il timore che possa essesre l’ultimo. Noi non saremmo mai stati in grado di fare una cosa del genere, anche perchè non avremmo la forzamorale di andare avanti.
Portare avanti le sue idee la rende una persona unica e coraggiosa. Molte volte veniamo influenzati dalle opinioni altrui e così lasciamo da parte le nostre, che magari sono anche più giuste. Noi ci accontentiamo di vivere in una società dove ormai si seguono le mode e non si cerca di capire la propria personalità.
Vivere come fa lei è difficile, abitare in una casa isolata, essere tenuti tutti i giorni sotto scorta non è per niente una cosa facile. Volevamo chiderle in conclusione: se tornasse indietro nel tempo rifarebbe ciò che ha fatto?Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti.
Laura Dutto, Elena Morisiasco,Gabriele Ratto – Alunni della 3^f dell’istituto superiore vincenzo virginio
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Caro Pino,
Siamo un gruppo di ragazzi di Cuneo, frequentiamo la classe 3^F dell’Istituto Tecnico Agrario. L’incontro con te è stato molto particolare, sono molti gli aspetti della tua personalità che ci hanno colpito primo fra tutti il coraggio, il coraggio di denunciare, il coraggio di lasciare tutto: la tua terra, tua madre, i tuoi parenti più stretti e la tua amata azienda per cui fin dalla gioventù avevi dato anima e corpo.
Hai avuto un coraggio che noi non avremmo mai avuto e per questo ti ammiriamo molto. Non sappiamo dove trovi la forza di andare avanti, di denunciare la corruzione del nostro Stato e dei nostri politici. Molte volte capita di sentire persone che si lamentano per la corruzione, per disonestà della gente e dello Stato, poi però sono i primi a tirarsi indietro quando bisogna denunciare, uscire allo scoperto, farsi avanti. Tu sei l’esempio vivente di una persona che nonostante la consapevolezza dei pericoli che corre continua a fare ogni giorno quello che più lo fa sentire bene: rendere l’Italia un paese più onesto!
Ora però per mettiamo da parte un attimo l’ammirazione che proviamo nei tuoi confronti e guardiamo concretamente a quello che vivi ogni giorno. Secondo noi la libertà di cui tu parli tanto finisce ben presto: non sei libero di andare dove vuoi, di fare cosa vuoi, di vivere la tua vita come meglio credi. E per noi questa non può essere definita libertà. Certo non ti sei inchinato ai signori dell’ndrangheta, ma hai rinunciato alla libertà di ogni giorno tua e dei tuoi figli.
Tu sei per noi un esempio da seguire. E con noi intendiamo noi giovani “il futuro dell’Italia” come veniamo definiti dalla nostre generazioni precedenti. Un esempio perché nonostante tutti gli ostacoli non hai mai mollato e tutt’ora non molli, perché hai portato avanti e porti tutt’oggi avanti le tue scelte e i tuoi ideali, non come molti di noi che al minimo imprevisto mollano tutto e cambiano strada. L’azione che tu hai compiuto dovrebbe essere comune, questo è l’unico modo per rendere il nostro paese più giusto e privo di corruzioni che caratterizzano ogni ambiente ad ogni livello. Con questo non vogliamo dimenticare chi come te e tante altre persone ogni giorno si dedicano a mandare avanti l’Italia: persone oneste,
giuste desiderose di migliorare la nostra situazione attuale. Con questo tuo denunciare inoltre si legano molto bene i pregiudizi che molte volte caratterizzano i discorsi delle persone. Le mafie e le corruzioni non sono presenti solo al Sud come molti pensano anzi sono molto ben radicate anche nelle nostre città del Nord basta volerlo vedere.Vogliamo concludere questa nostra lettera a te con un ringraziamento a nostro parere dovuto. L’incontro con te e le tue parole ci hanno permesso di riflettere e ragionare su molteplici aspetti che caratterizzano il nostro mondo e del quale molte volte neanche notiamo.
Cuneo, 27 aprile ’16 – Matteo Crespi – Gabriele Farina – Mattia Felloni – Andrea Geuna – Serena Marchisio