Sabato scorso, presso la “Casa del Quartiere” a S.Salvario, il presidio “Attilio Romanò” ed il comitato “Salvagente” hanno invitato Pino Masciari a parlare del libro, scritto insieme alla moglie Marisa, “Organizzare il coraggio”. Molti di noi conoscono questa straordinaria famiglia, e li hanno sentiti raccontare tante volte la loro incredibile storia.
Eppure non smetti mai. Di indignarti per l’assurda sequela di soprusi, ingiustizie, gravissime disattenzioni subite. Di commuoverti, di versare lacrime per le sofferenze che hanno dovuto sopportate e che ancora oggi sopportano, per i troppi anni di vita che gli hanno rubato. Di farti contagiare dal la capacità di indignazione e dalla forza travolgente di Pino, di sorprenderti della sua fiducia incrollabile nelle Istituzioni, nello Stato. Nonostante tutto. Di ammirare la dignità discreta di Marisa, sempre accanto a suo marito in tutto e per tutto. Di godere della bellezza dei momenti conviviali con loro, fatti di intensità e di semplicità. Di cercare di proteggere i qualche modo gli sprazzi di spensieratezza di Francesco ed Ottavia, così teneri nel raccontarti della loro scuola, nel giocare col loro cane Aki. Di provare a seminare attimi di umana informalità nel necessario rigore professionale degli uomini della scorta, straordinari nel loro senso del dovere. Già. “Eppure”. Non perdiamolo questo “Eppure”, custodiamolo, accudiamolo: è il senso del nostro impegno.