Riportiamo quanto pubblicato sul sito dell\’Associazione \”Unilibera\” a seguito di quanto accaduto lo scorso 9 Maggio a Torino e al nostro comunicato stampa del 10 maggio 2010:
Quello che ci troviamo a denunciare è un episodio cui non avremmo mai voluto assistere. Per la gravità del fatto e per l’importanza della persona che ne è stato involontario e sfortunato protagonista, riteniamo necessario informarvi di quanto è accaduto. Ci riferiamo ovviamente al trattamento riservato dall’UDU (Unione Degli Studenti) a Pino Masciari in occasione della sua visita a Torino.
Pino Masciari è un imprenditore edile calabrese che ha avuto il coraggio di denunciare i propri estortori, facendo nomi e cognomi di ‘ndranghetisti e politici corrotti, e per questa ragione, oltre ad assistere impotente alla distruzione delle sue attività ad opera della criminalità organizzata, dal 1997 è stato sottoposto, insieme alla moglie e ai due figli, a un programma speciale di protezione. Costretto a vivere lontano dalla sua terra, protetto a singhiozzo dalla scorta, senza alcuna possibilità di lavoro, i rischi cui ogni giorno va incontro sono altissimi, e ciò nonostante Pino continua a raccontare la sua storia in giro per l’Italia, senza permettere a nessuno di ridurlo al silenzio e senza cedere alle numerose intimidazioni di cui è stato vittima. La sua strenua opera di denuncia, insieme a quella di altre persone, ha portato all’istituzione, con la legge n. 45 del 2001, della figura del “testimone di giustizia”.
Nella giornata di lunedì 10 maggio Pino, invitato dall’UDU, avrebbe dovuto partecipare a due incontri pubblici con gli studenti, dei quali uno si sarebbe dovuto svolgere in mattinata nella Sala Lauree del Politecnico, e l’altro nel pomeriggio presso il Rettorato dell’Università di Torino. Arrivato direttamente da Scampia, Pino è stato ricevuto da un’organizzazione alquanto discutibile: nessun manifesto o volantino era stato affisso per informare gli studenti della sua presenza (nonostante numerosissimi fossero i manifesti elettorale dell’UDU, in vista delle attuali elezioni al CNSU); nessuno (salvo pochi membri dell’UDU) era stato messo al corrente dell’evento. La platea che l’ha accolto era composta da appena 14 persone. Il moderatore dell’incontro ha inoltre abbandonato l’aula poco dopo l’inizio del dibattito, e non vi è più tornato, lasciando Pino e i presenti senza parole. Avendo assistito a tutto questo, ci siamo sentiti in dovere di attivarci, pur non avendolo organizzato noi, perché l’incontro al Rettorato fosse sospeso. L’abbiamo fatto ovviamente per evitare di sottoporre Pino, già deluso dall’accaduto, a un altro spettacolo simile, il che avrebbe costituto – e non ci sembra un’esagerazione – un’ulteriore e imperdonabile mancanza di riguardo nei suoi confronti.
Ci sembra per lo meno scontato sottolineare quanto il rispetto dovuto all’esempio di Pino e di chi quotidianamente rischia la vita per proteggerlo siano parte fondamentale di quella rete di sostegno indispensabile a diffondere la cultura della legalità, cultura che Pino incarna e contribuisce a difendere nel modo più nobile. E noi crediamo che in un Paese come l’Italia, dove la lotta al crimine organizzato è soggetta perfino agli attacchi subdoli delle istituzioni, gli studenti non meritino di essere rappresentati da un’organizzazione che non riesce neppure a farsi promotrice di questa cultura o che dimostri di non comprenderne il valore.
Ci auguriamo che errori simili non vengano mai più commessi, soprattutto sulla pelle di persone come Pino, cui tutti noi siamo debitori.
UniLibera
Pino ti siamo molto vicini….. a pensare che a Scampia a distanza di una settimana non si fa altro che parlare della tua testimonianza, ancora grazie infinite.
Ciao Pinù! Mentre leggevo quest’articolo mi sono immaginata tutta la scena, tu che arrivi già stanco per il viaggio e non trovi quel calore che sei abituato a trovare quando arrivi nelle assemblee in più la mancanza di rispetto del relatore che si alza e se ne va dopo averti presentato… Posso solo dire che mi dispiace per tutte le persone che si sono perse la tua testimonianza, mi dispiace per quelle persone che non hanno avuto la possibilità di ascoltare la tua storia e soprattutto mi dispiace per il comportamento avuto nei tuoi confronti perchè sappiamo quanta fantica tu faccia ogni volta a ripercorrere questi 13 anni e più lotta contro le ingiustizie!
Ti abbraccio forte un bacione
Giulia
Ciao Pino! Ti abbraccio forte…la tua stanchezza durante il tour de force cuneese ancora l’ho impressa negli occhi, eppure non ti sei risparmiato nemmeno l’ultima sera, nonostante io un po’ mi sentissi incolpa per tutto quello strapazzo. Mi dispiace per questa mancanza di rispetto e riguardo nei confronti di chi ci insegna a vivere cos’ a testa alta: a volte penso che non ti meritiamo.
Tieni duro, un abbraccio grande grande Francesca
Non voglio pensare male, ma sono dispiaciuta per l’accaduto. Beh! non sanno cosa si sono persi, non sentendo la tua storia. Beh! non sanno cosa si sono persi, non avendoti conosciuto personalmente. Dal canto mio, sento ancora i brividi dopo l’esperienza vissuta a Sessa. Ti ricordo affettuosamente.
Un abbraccio caloroso ai Masciari …
aggiungo che Pino, Marisa, e iragazzi la loro parte, le loro scelte le hanno fatte..con grande sacrificio e determinazione…se vogliamo cambiare le ingiustizie e il bruttume che notiamo attorno a noi dobbiamo fare la nostra parte..la battaglia di Pino è la nostra battaglia..seguirlo non può che arricchirci..
Mi spiace x chi non ti ha ascoltato…ha perso una occasione importante..
A presto
Anna
Caro Pino, ci siamo sentiti il giorno dopo il fattaccio e mi hai “raccontato” la tua stanchezza….mi spiace un sacco per l’accaduto…ma non molliamo, nonostante tutto…
simo
In questi anni ci sono stati molti incontri organizzati da piccole realtà e singoli cittadini che hanno dimostrato maturità, responsabilità e comprensione piena della situazione delicata di organizzare gli incontri con Pino Masciari. E tanta cura ha sempre generato serate incredibili, profonde e partecipate. Quindi non riesco a essere tenero di fronte alla superficialità, immaturità e irresponsabilità di un’organizzazione studentesca di livello come l’UDU che dovrebbe incarnare valori assoluti che non sono espressi nell’azione e nei fatti. Tanto più sapendo del grande impegno profuso invece per evidenziare la campagna elettorale per il Senato: mi amareggia perchè sembra sia stato tanto un invito strumentale che si dimostra però ritorcersi contro. Spero sia stato un episodio circoscritto ma …ragazzi! ….Dovete cambiare mentalità se volete essere il cambiamento in meglio per il futuro! Che poi un moderatore di dibattito si alzi esca e non ritorni più non ha scusanti!
Sarebbe auspicabile una lettera dell’organizzazione di chiarimento e scuse. Non tanto per Pino Masciari che procederà oltre senza dubbi, ma per l’UDU stessa, per dimostrarsi più matura e capace di assumersi le proprie responsabilità.
Riprendo dal commento di Andrea che quoto in pieno, chi organizza questo genere di eventi, non può improvvisare e addirittura alzarsi e andare via mentre Pino racconta quelle che sono state, e sono, le sue vicissitudini di vita….i valori di legalità, onestà e giustizia che Pino porta avanti con coraggio e determinazione dovrebbero essere i valori assoluti di tutti noi… se vogliamo che le cose cambino cominciamo da noi…Pino continuerà, per tutti quelli che hanno fame di legalità, a raccontare la sua storia. Un abbraccio forte ai Masciari tutti :-))))
Io mi sono vergognato di essere rappresentato da degli studenti così irrispettosi del valore di un uomo che, con le seue azioni e la sua storia, cerca di consegnarci un Paese migliore. Pino sono con te!
Le mie parole non possono che esprimere rabbia verso istituzioni poco serie e solidarietà per la persona di Pino e famigliari.
Il 25 Maggio ospiterò Pino presso il mio istituto, l’ITI E,Majorana di Grugliasco(TO); spero di riuscire a ricreare un momento di meditazione e di informazione, un incontro positivo che possa stimolare ognuno di noi, Pino compreso.
Ti siamo tutti vicino.
Luca
sono dispaciuta nel leggere dell’accaduto ma purtroppo non tutte le persone possiedono serietà e sensibilità. peccato!! Pino ti abbraccio
Elena