Eh si, perchè che vogliate chiamarla prevenzione per non offendere i più sensibili o qualsiasi altra giustificazione si voglia trovare, trattasi di vera e propria umiliazione, sottomissione e paura del tutto ingiustificata. Nascondere, nel vero senso della parola, un\’arte quella italiana, che per secoli è stata il nostro bigliettino da visita nel mondo (tralasciando per una volta la mafia), è umiliare l\’Italia e tutti i suoi cittadini. I nudi delle statue romane di nudi presenti nei musei capitolini, nascosti in occasione della visita del Presidente dell\’Iran Rouhani per non offendere la loro cultura, è proprio un\’offesa alla nostra di cultura, ma sembra che alla nostra politica ciò non importa, ed è così che con 4 tavole di legno, il popolo italiano viene sottomesso! Ancora VERGOGNA ITALIA!
\”Vergogna, hai umiliato tutta Italia\”: Sgarbi scatenato, Renzi massacrato
\”Le ridicole ragioni esibite dal cerimoniale per giustificare la copertura di antiche statue romane ai musei capitolini indicano uno stato di soggezione indegno di un paese libero\”. Vittorio Sgarbi spara ad alzo zero contro il premier Matteo Renzi e contro chi ha deciso di \”velare\” le opere d\’arte che ritraevano dei nudi in occasione della visita del presidente dell\’Iran Rouhani. Il critico, in un commento su Il Tempo dal titolo inequivocabile (\”Umiliati in casa nostra\”, ndr), continua: \”Sarebbe inimmaginabile un comportamento come questo da parte del governo americano. Anche se, all\’ apparenza, la manifestazione di superiorità che l\’Occidente può offrire è nella cortesia di fare una cosa gradita a un ospite\”. Dunque ricorda che neppure ai tempi delle visite di Gheddafi in Italia si arrivò a tanto.
Il punto, prosegue, è che \”non è possibile confondere il presidente dell\’Iran con il califfo al-Baghdadi, la Persia non è l\’Isis e Rouhani non è Bin Laden\”. E ancora: \”D\’altra parte, nella statuaria antica nudo è il maschio – eroe, atleta o guerriero – mentre coperta è la femmina, come anche l\’islam richiede. Per questo era insensato cercare d\’interpretare un senso di pudore inesistente nella sensibilità di un iraniano colto per un ecceso di zelo non compreso e per noi mortificante. Il paradosso – conclude – è che le rovine di Persepoli sono alla luce del sole in Iran e le rovine romane sono nascoste a Roma\”.