(AGI) – Vibo Valentia, 11 nov.
Oltre 4 ore di deposizione dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia per il pentito Francesco Loielo, al suo primo esame da collaboratore di giustizia.
Il processo e\’ quello alla \’ndrangheta delle Pre Serre e si tratta del primo pentito del Vibonese a \”tradire\” un omonimo gruppo criminale, in questo caso quello dei Loielo di Ariola.
Dai sequestri di persona alle faide con i clan rivali dei Maiolo di Acquaro e degli Emanuele di Gerocarne, il pentito Loielo ha ricostruito anni di attivita\’ criminali anche nei paesi del Vibonese di Dasa\’, Arena (attraverso il clan Gallace), Vazzano, Pizzoni, Soriano e Sorianello.
A rimetterci la vita, scomparsi per \”lupara bianca\”, secondo il pentito sarebbero stati i boss Antonio e Rocco Maiolo, Antonio Donato, Raffaele Fatiga, Placido Scaramozzino (seppellito in campagna ancora vivo), Giovanni Stambe\’ e Salvatore Gallace. Gli ultimi due, ad avviso di Loielo, sarebbero stati eliminati dagli Altamura, a capo della \’ndrangheta di Ariola.
Quindi il racconto dei tentati omicidi di: Vincenzo Loielo, fratello del pentito, Vincenzo Taverniti, alias \”Cenzo d\’Ariola\” rifugiatosi a Stilo (Rc) dopo l\’agguato, e Bruno Maiolo trasferitosi in Germania. Dietro molti delitti, come quelli dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Loielo ad opera degli Emanuele, secondo il pentito ci sarebbe stata la \”regia occulta\” del presunto boss Antonio Altamura.