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Fonte: Il Corriere della sera – Su 1.400 aziende sequestrate in Italia alla criminalità organizzata, duecento sono lombarde. I numeri pesanti, importanti e significativi, siano la mafia o la \’ndrangheta, stanno qua al Nord. In un senso e pure nell\’altro. Infatti a Milano Assolombarda cerca 60 manager per amministrare le aziende confiscate e se ne sono presentati di più. Il doppio, e poi il triplo, e poi adesso, quando mancano pochi giorni alla scadenza, in totale son già 240.

Aumenteranno ancora.

Nell\’elenco dei candidati, fanno sapere dall\’associazione degli imprenditori, ci sono certamente dirigenti rimasti senza lavoro; ma il grosso sono manager con un incarico, oppure più d\’uno, attratti dalla nuova esperienza. Forti di una sede milanese, appena inaugurata, dell\’Agenzia nazionale per i beni confiscati, sono una ventina al momento le ex aziende a disposizione. I dirigenti scelti dovranno valutare la possibilità per la ditta di proseguire l\’attività, dovranno nell\’eventualità trovare una sistemazione per i lavoratori rimasti a spasso, dovranno infine valutare la necessità o meno di chiudere l\’azienda e nel caso di riconvertirla. I precedenti non aiutano, ma è il bello della sfida: per esempio nel 2010 erano stati trattati 418 immobili e appena 45 erano stati immessi sul mercati; i restanti 373 vennero cancellati dal registro delle imprese.

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