Ci sono gli appalti pubblici per le grandi operazioni edilizie della riviera e poi i rapporti con la politica. Sono questi i retroscena che agitano Sanremo e la provincia di Imperia a poche ore dal clamoroso blitz dei carabinieri che hanno stretto d’assedio Ventimiglia con tanto di elicotteri e decine di uomini in assetto anti sommossa. Tutto per un’operazione coordinata dal procuratore capo di Sanremo Roberto Cavallone che ha portato ad otto arresti tra le famiglie Pellegrino, Barillaro, Valente e Demarte, ossia i nomi attraverso cui passa il business del movimento terra nel ponente imperiese ma anche in Costa Azzurra. Le accuse parlano di minacce, sfruttamento della prostituzione e tentate estorsioni, ma dietro c’è l’interesse della procura antimafia, in particolare per quello che riguarda i collegamenti di queste famiglie con persone vicine alla ‘ndrangheta. Per la procura nazionale antimafia Ventimiglia è uno dei centri più importanti delle ‘ndrine al nord, sia per le mani sul mercato dell’edilizia, sia perché anello di collegamento con i latitanti in Costa Azzurra.
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