Ma di che “politica” parliamo?
Da sempre incontro e mi confronto con i giovani… nelle scuole, nelle associazioni, nei paesi e nelle città dove spesso mi reco a portare la mia testimonianza. Ovunque ascolto e percepisco disamore verso la politica, totale mancanza di interesse riguardo gli ideali, di qualunque colore… destra, sinistra…centro… eppure spesso si tratta di giovani con un livello culturale elevato. Mi chiedo perché… purtroppo la risposta è quasi scontata: la politica non interessa perché non è più intesa e percepita come perseguimento del bene comune, come amministrare la cosa pubblica nell’interesse reale di tutti, ma la si osserva e la si intende come la ricerca compulsiva del raggiungimento del proprio interesse.
I continui cambi di casacca dei politici di turno, al punto che presto indosseranno l’abito di Arlecchino, poiché temo non sappiano più neanche loro a quale “colore” appartengono, la dicono lunga sull’autenticità dei loro ideali e delle loro promesse! Al momento opportuno cercano il balzo per saltare sul carro del vincitore…o presunto tale!
Ovviamente ciò delude tutti, ma credo disamori soprattutto i giovani: quali sono le reali opportunità che la politica si sforza di creare per i nostri giovani? Promesse… tante promesse… soprattutto durante le campagne elettorali. La verità è poi altra: spesso i più formati, quelli sui quali lo Stato ha anche investito con borse di studio e assegni di ricerca, sono costretti ad andare via, perché non si è capaci (o non si vuole!!!) creare le condizioni per permettere loro di crescere e progredire nel nostro Paese. Non sarà anche che alla malapolitica, come alla malavita, le menti pensanti fanno paura? Riflettiamo…