(AGI) – Palermo, 24 set.2007 – “In un momento in cui il sistema delle imprese ha scelto di esporsi in prima persona nella lotta contro il racket e in cui esponenti delle forze dell’ordine, della magistratura e del mondo dei media continuano a rischiare la vita per il loro impegno al servizio del Paese, alla politica, a tutta la politica, i cittadini chiedono, al di la’ delle parole di rito, un supplemento di rigore e di coerenza nella lotta contro la mafia”. Lo sostiene il vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, il diessino, Beppe Lumia, alla vigilia dell’anniversario dell’omicidio del giudice Terranova, ucciso il 25 settembre del ’79 insieme al maresciallo Lenin Mancuso e del giudice Saetta trucidato con il figlio lo stesso giorno del 1988. “La politica – aggiunge – deve avere la forza e l’autorevolezza di espellere dalle proprie coloro i quali, al di la’ della responsabilita’ penale, pongono in essere un sistema di accertate, sistematiche e consapevoli relazioni con boss di primo piano di Cosa Nostra, pur procedendo, naturalmente, in modo equo e responsabile”. (AGI)

           
 

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