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Calabria, Campania e Sicilia sono le tre regioni in cui si registra il maggior numero di fiumi con foci inquinate, secondo il rapporto finale della campagna \”Goletta Verde\” di Legambiente diffuso oggi.

Nel corso di quasi due mesi, l\’associazione ambientalista ha monitorato la qualità delle acque lungo le coste italiane, rilevando 146 \”punti critici\”, l\’80% dei quali \”fortemente inquinato\”.

In particolare, Legambiente considera da \”allarme rosso\” 112 foci di fiumi, per la mancata depurazione nei comuni dell\’entroterra.

\”L\’Oscar dell\’inquinamento va alla regione Calabria, dove oltre il 60% dei cittadini scarica a mare reflui non depurati a norma di legge, seguita da Campania e Sicilia\”, spiega Legambiente in un comunicato.

Secondo l\’associazione, in queste tre regioni si contano 134 Comuni medio-grandi sprovvisti di depuratori sui 168 rilevati dalla Commissione europea in tutto il territorio nazionale. La Ue ha già aperto una procedura d\’infrazione contro l\’Italia per il mancato rispetto della normativa comunitaria sulla depurazione degli scarichi fognanti.

Le regioni col mare più pulito, dice invece la ricerca, sono la Sardegna e la Puglia.

La campagna di Legambiente ha riguardato anche altri aspetti, come la cementificazione delle coste e la presenza di impianti di trivellazione petrolifera.

Per l\’abusivismo edilizio lungo il mare, dice la ricerca, il primato spetta alla Sicilia, con 682 infrazioni rilevate nel 2010 dalle forze dell\’ordine. A seguire Calabria (665 infrazioni) e Campania (508). Le tre regioni da sole rappresentano \”il 53% del totale nazionale dei reati sul cemento illegale\”, sottolinea Legambiente.

Fonte: Reuters

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