Avevano trasformato in un vero e proprio \”market della droga\” un quartiere di Marina di Gioiosa Ionica, le 17 persone arrestate stamani dalla guardia di finanza di Locri per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. I finanzieri, oltre agli arresti, hanno notificato anche due misure di obbligo di dimora nel luogo di residenza. Le indagini sono andate avanti per oltre tre anni ed hanno messo in luce come il centro dello spaccio era localizzato nell\’area di Marina di Gioiosa Jonica denominata \”Cavalleria\” dove, tra l\’altro, risiedono numerosi arrestati, alcuni dei quali sono ritenuti dagli investigatori organici alla cosca di \’ndrangheta dei Mazzaferro, attiva su tutta la fascia ionica della provincia. I componenti l\’organizzazione, secondo quanto emerso dalle indagini, usavano un codice di riferimento utilizzando parole diverse per indicare la droga: \”legno\”, \”magliette\”, \”frutta\”, \”caffé\”. Le indagini sono risultate particolarmente difficoltose per il contesto territoriale in cui si sono svolte, caratterizzato, hanno sostenuto gli investigatori, da un\’alta densità mafiosa che ha reso complicata l\’attività di osservazione. Nel corso delle indagini, sei spacciatori erano stati arrestati in flagranza di reato ed erano stati sequestrati 200 grammi di cocaina e due chili fra eroina, marijuana e hascisc. L\’operazione è stata coordinata dal procuratore della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e del sostituto procuratore Francesco Tedesco. (ANSA).