In merito alle parole del Vescovo di Catanzaro Mons. Antonio Ciliberti, che nel suo messaggio augurale di Pasqua invoca lo stop alla cultura della morte, Pino Masciari commenta: \”Sono bellissime parole, che condivido in pieno essendo da quasi vent\’anni in prima linea contro la cultura ed il potere mafiosi. Devo però aggiungere che non sempre vedo seguire i fatti alle seppur belle parole. Mi viene da dire che le prediche non hanno costo, mentre chi come me ha denunciato le attività della \’ndrangheta ha pagato un prezzo altissimo. Sono concetti che esprimo da tanto, tantissimo tempo; ho avuto modo di esprimerli nella tavola rotonda dei vescovi tenutasi nel 2009: anche in quelll\’occasione le parole furono belle ed incoraggianti, ma purtroppo non furono seguite dai fatti; una volta spenti i riflettori, tutto è tornato come prima, e io, così come altri, sono stato lasciato solo\”.
Di seguito l\’articolo:
(ANSA) – CATANZARO, 21 APR – \’\’Bisogna impedire alla cultura della morte di innescare la sua potenza distruttrice: guerre, odio, illegalita\’, terrorismo e criminalita\’, immoralita\’ e miseria, asservimento dei deboli e abusi sui minori\’\’. Lo dice l\’arcivescovo di Catanzaro, mons. Antonio Ciliberti nel suo messaggio augurale di Pasqua. \’\’Nella nostra Regione – aggiunge – la cultura della morte assume forme particolari: criminalita\’ organizzata, corruzione, malasanita\’, cattiva gestione della cosa pubblica, mancanza di politiche sociali, individualismo, sfruttamento del lavoro nero, rassegnazione, fatalismo\’\’.
Ti seguo sempre, un abbraccio!
Caro Pino, sai bene che a Catanzaro di parole ne fanno e continuano a farne tante, ma di fatti NULLA!… fai bene a dubitare, dopotutto, l’hai vissuta sulla tua pelle.
L’ultima l’avrai saputa, vero? Hanno dato le chiavi della città a Massimo Palanca e per te, ancora aspettiamo cher si pronunciano per assegnarti la cittadinanza onoraria. Cmq, faccio i miei migliori auguri di una buona Pasqua a te, Marisa e ai pargoli, che ora non lo saranno più.
Un abbraccio
Rino
Nessuno ha il coraggio di andare contro il potere mafioso, i politici locali sono dei vermiciattoli che spesso incontrano i boss mafiosi nelle loggie nei quali ci sono anche i magistrati collusi.Non rimpiangere di essere andato via dalla Calabria, come dice Roberto Galullo da questa terra BISOGNA SOLAMENTE ANDARSENE, e mi sa che ha tragicamente ragione.
Per me rimani un esempio da imitare.
Felice Pasqua a Te e Famiglia.
Francesco