Riportiamo l\’intervento dell\’On. Pierfelice Zazzera, precisando che l\’ordigno inesploso è stato rinvenuto a Serra San Bruno nella ex sede degli uffici dell\’impresa di Pino Masciari:
“Due giorni fa il domicilio dell’abitazione “segreta” di Pino Masciari e della sua famiglia è stato violato da persone sconosciute introdottesi nella notte in casa e fuggite solo perché i Masciari hanno dato l’allarme. Un episodio di una gravità inaudita passato sotto il silenzio dell’informazione e del Governo. Il sottosegretario Mantovano si era impegnato a garantire la sicurezza di Masciari e della famiglia in una località segreta. Ad oggi questo impegno non viene rispettato visto l’ultimo episodio che accade a poca distanza dal posizionamento di un ordigno esploso sotto l’abitazione dei Masciari.” A dichiararlo è l’on. Pierfelice Zazzera, deputato dell’Italia dei Valori.
“Pino Masciari ormai rappresenta un simbolo per gli italiani che credono nello stato di diritto – prosegue Zazzera – e un veicolo di educazione alla legalità. Ma forse proprio per questo Pino Masciari è diventato un uomo scomodo e qualcuno nelle istituzioni attende l’atto finale per eliminarlo. Masciari è la storia di un imprenditore che ha denunciato i propri estorsori, i rapporti inquinati con la magistratura e la politica. La sua testimonianza è stata determinante per sgominare intere famiglie della ‘ndragheta calabrese. A lui dovremmo dire grazie, e invece lo viviamo come un fastidio, un testimone in fuga persino dallo Stato che dovrebbe tutelarne l’incolumità e la vita.”
“Il sottosegretario Mantovano si è dimostrato inadeguato a garantire il minimo di sicurezza – conclude Zazzera – ad un cittadino dello Stato Italiano che ha collaborato con le istituzioni. Vista la evidente incapacità sarebbe il caso che il sottosegretario rassegni le dimissioni e la commissione antimafia intervenga a tutela di un testimone di giustizia simbolo di impegno civile”.
[Nota del Blog]:
E\’ assolutamente corretto nella lingua corrente indicare la \”collaborazione con la giustizia\” così come \”collaborare con le istituzioni\”.
Premesso questo però l\’espressione si confonde con la dicitura tecnico-legislativa di \”collaboratore di giustizia\” ossia il pentito di mafia, e per questo evitiamo di usare il verbo \”collaborazione\” associato alle vicende di Pino così come degli altri testimoni.
Uno dei principali doveri di noi amici di Pino Masciari è quello di distinguere sempre le due situazioni: sono molti i testimoni che denunciano di essere stati trattati come fossero criminali per la confusione generata da questo equivoco.
Gli stessi organi d\’informazione troppo frequentemente sbagliano le due figure delineate dalle leggi vigenti, e lo abbiamo vissuto in questi anni decine di volte provvedendo alla segnalazione immediata e all\’avviso delle eventuali debite azioni legali conseguenti a tutela, nel nostro caso, della salvaguardia della sua reputazione.
Ribadendo la correttezza delle parole dell\’On. Zazzera abbiamo colto l\’occasione per ribadire un concetto che deve essere sempre chiaro a cominciare da noi stessi amici di Pino Masciari.
Serve una risposta da parte delle Istituzioni, non basta la solidarietà, anche se è già qualcosa…possibile che sia così difficile garantire la sicurezza ad una famiglia? In fondo sarebbe bastato poco per evitare questa, e molte altre, situazioni..si tratta solo di fare una scelta.
Io sto con Pino.
Con immenso affetto,
denise
Un saluto alla famiglia Masciari! Ancora una olta esprimo la mia piena solidarietà in un momento tanto difficile!
Rosa