Complessi turistici, società per la costruzione e la gestione degli stessi complessi, veicoli commerciali, sette auto di lusso e conti correnti e disponibilità finanziarie: sono i beni, per un valore complessivo di 420 milioni, sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Reggio Calabria, dello Scico di Roma e del Gruppo di Locri a 40 persone ritenutedagli investigatori affiliate alle più pericolose cosche della \’ndrangheta.
\”Bisogna colpire la \’ndrangheta nel suo bene più caro : il denaro – dichiara l\’imprenditore Pino Masciari – E\’ il cuore della \’ndrangheta: il suo capitale, i suoi beni. Dobbiamo condurre un\’azione su più fronti se vogliamo sconfiggerla. Il fronte giudiziario, economico, politico e socio-culturale. E\’ una battaglia difficile ma non impossibile. Le forze dell\’ordine e i magistrati ci stanno dando prova della loro volontà di distruggere la \’ndrangheta per ritornare ad essere padroni della nostra Vita, padroni della nostra economia, della nostra terra. Per ritornare a vivere da uomini liberi, da imprenditori liberi, da lavoratori liberi senza più il peso del \”pizzo\” o dei \”favori\”. Liberi. E in questa battaglia anche noi siamo chiamati a combattere. Combattere contro il sistema che abbiamo assimilato. La realtà che ci hanno confezionato può essere cambiata, deve essere cambiata. E il cambiamento viene solo e soltanto dalle nostre azioni. Per cui \”armiamoci\”, e non parlo di armi violente, e lottiamo per quelli che sono i nostri diritti ogni giorno sempre più calpestati.\”
Fonte: http://www.gazzettadelsud.it/news//83471/Maxi-sequestro-di-beni–.html