\”Che siano dappertutto ormai è chiaro, ma questa vicenda fa capire che oltre ad essere dappertutto sono anche estremamente scaltri. Si avvalgono dell\’operato dei migliori avvocati che sanno penetrare nelle pieghe del codice penale: alla minima occasione, scattano per avvantaggiare i loro assistiti, e spesso riescono nel loro intento.
E noi subiamo.
Per questo dobbiamo tenere la guardia sempre molto alta\”.
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Fonte: ADNKronos – Il Tribunale della Liberta\’ di Milano ha annullato l\’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Francesco Lampada, 35 anni, coinvolto nell\’operazione che lo scorso 30 novembre ha portato in carcere anche il fratello Giulio Lampada, l\’ex consigliere regionale della Calabria Franco Morelli, il giudice di Reggio Calabria Vincenzo Giglio, il cugino omonimo medico, l\’avvocato di Palmi Vincenzo Minasi e altri.
E\’ accusato di una serie di condotte che avrebbe agevolato la cosca di \’ndrangheta Valle-Lampada che opera a Milano e secondo la Dda della capitale lombarda avrebbe contatti con la famiglia Condello di Reggio Calabria. L\’avvocato difensore di Francesco Lampada, Giuseppe Nardo del foro di Reggio Calabria, aveva chiesto la revoca dell\’ordinanza al gip Giuseppe Gennari che aveva rigettato l\’istanza. Poi ha presentato la richiesta al Tribunale della Liberta\’ facendo presente che il suo assistito era gia\’ stato arrestato nel luglio 2010 in un\’altra indagine in cui gli si contestava l\’associazione mafiosa e altri reati.
\’\’Poiche\’ una norma del codice penale -sottolinea Nardo- vieta al giudice di emettere piu\’ ordinanze di custodia cautelare per reati connessi a un\’ordinanza emessa in precedenza, il Tdl ha accolto il ricorso annullando la misura eseguita il 30 novembre\’\’. Francesco Lampada rimane comunque in carcere per effetto del provvedimento emesso nel luglio 2010.