Da Seminara a Saronno. Dalla Calabria alla Lombardia. E\’ così che la \’ndrangheta ha allungato i suoi tentacoli mortali. I carabinieri del comando di Varese hanno eseguito 35 misure cautelari a danno di un gruppo di calabresi vicino alla \’ndrangheta. Estersioni, Spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, corruzione. Queste le principali accuse. Le indagini avevano preso il via grazie alla denuncia di uno degli imprenditori vessati.
\”Vorrei stringere la mano a questo imprenditore – dichiara Pino Masciari – che ha avuto il Coraggio di denunciare un\’ingiustizia, una violazione dei propri diritti, delle proprie libertà permettendo alle forze dell\’ordine di raggiungere un gran risultato. Ma vorrei anche stringere le mani di chi quel Coraggio non è riuscito a trovarlo, soffocato dalla paura, paura per la propria attività, per se stessi, per la propria famiglia. Non è facile denunciare ma è necessario per sdradicare questo sistema camaleontico, che serpeggia nella nostra società quasi in armonia con la stessa e che ormai da troppo tempo ruba i nostri sogni, ruba la nostra stessa vita. Bisogna ritornare ad essere padroni della propria vita. E lo si può fare solo combattendo insieme la stessa battaglia, noi siamo molti di più di loro e abbiamo infiniti motivi per iniziare a combattere e resistere fino alla vittoria definitiva. L a\’ndrangheta non porta lavoro lo disintegra, non porta denaro lo tiene tutto per sè, la \’ndrangheta non è progresso ma tiene in ostaggio la nostra terra. Dobbiamo ribellarci adesso! Non possiamo più aspettare…\”
Fonte: http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/cronache/723471/Imprenditori-lombardi-vessati-da-gruppo-di.html