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\”Ogni volta che lo Stato riesce ad assestare un colpo all\’antistato mi rendo conto di quanto io ami la mia terra e di quanto vorrei vederla ripulita da tutto questo marciume che la appesta. Lo Stato siamo noi, così ogni volta che le forze dell\’ordine vincono una battaglia, vinciamo anche noi. Continuiamo a vigilare ed a reprimere, a confiscare, a utilizzare i denari sottratti alle cosche per le nostre scuole, i nostri ospedali, i servizi ai cittadini, ed alla fine, colpo su colpo, vinceremo noi!\”

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Fonte: Quotidiano.net – Trentasei persone sono state arrestate dalla squadra mobile di Catanzaro in un operazione congiunta con i carabinieri e le fiamme gialle del capoluogo calabrese su disposizione della Procura Dostrettuale Antimafia catanzarese. Nell’operazione denominata “Medusa” è stata colpita la cosca Giampà egemone nel territorio di Lamezia Terme.

Le indagini degli investigatori hanno permesso di fare luce su una serie di danneggiamenti ed intimidazioni nei confronti di commercianti e imprenditori del comprensorio lametino. A tutti gli arrestati il Gip contesta il reato di associazione a delinquere, danneggiamenti, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti e altro.

Tra le 36 persone colpite dal mandato di cattura dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, ci sono tre donne. Secondo quanto hanno accertato gli investigatori erano loro a gestire la cosca Giampà, essendo i rispettivi mariti dietro le sbarre. Le donne si consultavano con i congiunti in carcere per poi portare all’esterno le decisioni dei capi. All’operazione hanno partecipato 120 agenti della polizia di stato, 100 carabinieri e 60 finanzieri. Nel corso dell’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari. Al momento le persone arrestate sono 34, anche se gli investigatori stanno attivamente ricercando gli ultimi due destinatari delle ordinanze di custodia cautelare.

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