\"\"

Fonte: AGI – Beni mobili e immobili, titoli e denaro contante, per un ammontare pari a 16,5 milioni di euro, sono stati sequestrati all\’ex consigliere regionale della Calabria Santi Zappala\’ ed ai suoi familiari.

Zappala\’, eletto in occasione delle ultime elezioni regionali, era stato arrestato (e poi condannato in primo grado dal Tribunale di Reggio Calabria) per corruzione elettorale in relazione ai colloqui avuti il giorno 27 febbraio 2010, in piena campagna elettorale, con il boss Giuseppe Pelle. Quest\’ultimo e\’ stato a sua volta condannato nello stesso procedimento penale per associazione mafiosa e corruzione elettorale. L\’operazione e\’ stata condotta sotto la direzione della DDA di Reggio Calabria, dai finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, dai Carabinieri del Ros e del comando provinciale dell\’Arma.

I dettagli dell\’operazione, denominata in codice \”soldi reali\”, saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si svolgera\’ alle ore 11 nella sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria.

3 Risposte

  1. Elio Manfredini ha detto:

    La mafia inizia da un rapporto in cui capire è saperci insopportabile la libertà dalla indipendenza quando significante è l’impossibilità del piegarsi, in cui terrificante è normale istituzione educante. Mafia è aiutare per distogliere l’attenzione della gente da attività economiche produttive a favore della vita politica, indebolendo e o spezzando i rapporti della vita sociale della gente, sostituendo la convivenza sociale con un evidente momentaneo vantaggio presentato moderno bene comune. Come fare qualcosa per esserci amati anziché l’attenzione ad esserci amati con il risultato ad esserci ammirati anziché amati e non potrà averci continuità. la mafia è il comportamento del governo italiano avuto all’Aquila, divise la popolazione per accontentarne la parte complice.

    • daniela ha detto:

      Definisco il pensare come l’attenzione per tutto ciò che non è se stessi o l’attenzione per se stessi ma come se non lo si fosse. Per gli equivoci che causa, sono propenso a usare invece di “pensare”, “essere attento” e al posto di “pensiero”, “attenzione”. Uno dei benefici sarebbe quello di lasciare “pensiero” all’uso corrente. L’idea di sforzo connessa vi sarebbe ben spiegata dal concetto di attenzione che è implicito in essa. Definisco, poi, idea lo scarto tra noi e le cose. Allibisco quando sento dire che le idee e le cose sono identiche. È il potere di questo scarto che definisce la capacità di pensare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *