\"\"Vibo Valentia. Nelle prime ore di ieri personale della Divisione anticrimine della Questura di Vibo Valentia e del Nucleo Polizia Tributaria (diretto dal tenente colonnello Claudio Petrozziello) Gico (diretto dal maggiore Gerardo Mastrodomenico) della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, ha eseguito nella provincia vibonese un decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria (Vincenzo Giglio presidente estensore, Antonio Scortecci e Anna Carla Mastelli giudici), su proposta della Procura della Repubblica reggina, nei confronti di Ettore Tassi, 52enne nato a Mileto e residente a Ricadi.

Le lunghe e complesse indagini, condotte dal personale della Polstato e dai militari della Guardia di Finanza con lo stretto coordinamento del Procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, hanno consentito di confermare l’attribuzione a Ettore Tassi del ruolo di prestanome di elementi di spicco del clan Pesce di Rosarno. Sono stati sottoposti a sequestro un bar nel pieno centro cittadino, una villa al mare e un’autovettura di lusso, per un valore complessivo di oltre 4 milioni e mezzo di euro. La richiesta di sequestro formulata dal Procuratore Pignatone si fonda principalmente sul coinvolgimento di Tassi nella recente operazione denominata “All Inside”, e ha potuto contare anche sulle dichiarazioni accusatorie della collaboratrice Giuseppina Pesce (che recentemente ha ritrattato), nipote del capocosca Antonino Pesce in quanto figlia di suo fratello Salvatore. Tassi è ritenuto prestanome di Salvatore Pesce, ruolo di \”testa di legno\” che, vi è scritto nel provvedimento del Tribunale, avrebbe svolto unitamente a sua moglie.

Tratto da Newz.it

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