\”Stipendi fermi e aumenti indiscriminati per tutti: 2.300 euro a testa, e per cosa? Per il rigore? Per i bilanci? Per l\’Euro?
Alla fine dell\’articolo di Repubblica c\’è un elenco che però vorrei riportare anche qui, perchè è impressionante. leggete:
– Alimentazione (+7%) 392 euro
– Treni (anche pendolari) 81 euro
– Trasporto pubblico locale (+28-30%) 48 euro
– Servizi bancari + mutui + bolli 93 euro
– Carburanti (comprese accise regionali) 276 euro
– Detersivi , plastiche e prodotti casa 123 euro
– Assicurazione auto (+6%) 78 euro
– Tariffe autostradali (+3%) 53 euro
– Tariffe gas (+11%) 113 euro
– Tariffe elettricità (+ 21%) 110 euro
– Tariffe acqua (+5-6% ) 22 euro
– Tariffe rifiuti (+9-11%) 63 euro
– Riscaldamento ( +12%) 195 euro
– Addizionali territoriali 150 euro
– Imu prima casa 405 euro
– Corredo scolastico +libri (4%) 53 euro
– Tariffe professionali-artigianali 78 euro
E\’ assurdo solo a pensarlo.
Aumenta la disoccupazione ed aumentano le tasse, mentre i consumi vanno a picco e le imprese chiudono. Non c\’è bisogno di avere un Master alla Bocconi per capire che bisogna cambiare rotta con una decisa e netta inversione a u\”
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Fonte: La Repubblica – I dati di Confartiginato fotografano la crisi. A partire dal caro-mutui: a maggio 2012 il tasso d\’interesse sui prestiti alle famiglie si attesta al 4,12%. Per pagare gli italiani devono sborsare in media il 30,9% del reddito. Crollo per le compravendite (-17,8%) e crisi profonda per l\’edilizia (-97.800 posti).
Accanto ai numeri di Confartiginato si registrano quelli di Adusbef e Federconsumatori, secondo i quali tra Imu, aumenti di tariffe, treni, carburanti, alimentari e libri scolastici, le famiglie italiane si troveranno quest\’anno a fare i conti con una stangata da 2.333 euro in più rispetto al 2011. Un esborso, scrivono gli esperti, pari a \”quasi la metà di quanto una famiglia media spende per la spesa alimentare in un anno\”.
\”Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull\’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi\”, denunciano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, sollecitando una politica che punti sul rilancio dell\’economia: \”Ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni e investimenti per l\’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Queste dovranno essere le direttive di marcia del Governo per l\’anno in corso\”, concludono.
\”Se togliamo dal calcolo le voci (corrispondenti a tassazioni varie) che non sono calcolate per l\’indice Istat – continua Federconsumatori – l\’inflazione si attesterà ad un 5,5-6,0%. Aumenti che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull\’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi\”.
Ecco, secondo Federconsumatori e Adusbef, le previsioni di aumenti per questo 2012:
– Alimentazione (+7%) 392 euro
– Treni (anche pendolari) 81 euro
– Trasporto pubblico locale (+28-30%) 48 euro
– Servizi bancari + mutui + bolli 93 euro
– Carburanti (comprese accise regionali) 276 euro
– Detersivi , plastiche e prodotti casa 123 euro
– Assicurazione auto (+6%) 78 euro
– Tariffe autostradali (+3%) 53 euro
– Tariffe gas (+11%) 113 euro
– Tariffe elettricità (+ 21%) 110 euro
– Tariffe acqua (+5-6% ) 22 euro
– Tariffe rifiuti (+9-11%) 63 euro
– Riscaldamento ( +12%) 195 euro
– Addizionali territoriali 150 euro
– Imu prima casa 405 euro
– Corredo scolastico +libri (4%) 53 euro
– Tariffe professionali-artigianali 78 euro