Pino Masciari: Non si abbandona chi denuncia! lo stato deve farsi carico di chi ha il coraggio di ribellarsi alle mafie. Lo stato deve proteggere il libero cittadino quando pensa di denunciare, quando denuncia e dopo che ha denunciato. Questa vicinanza è fondamentale per far sentire alla popolazione intera che non si è soli e che lo stato è dalla loro parte.
\”Una cultura votata al silenzio che trae origine dalla oggettiva carenza di una solida, diffusa, capillare rete di fiducia sul territorio\”, è questa, in sintesi,l\’analisi annuale del commissario antiracket Domenico Cuttaia in relazione allo stato delle denunce contro racket e usura.
La relazione ci spiega che anche quando le indagini accertano il reato commesso, molti si ostinano a tacere o a minimizzare. Con il risultato di ottenere dalle indagini dei risultati meno proficui.
La mafia non si muove con metodi atroci e violenti come una volta ma opera con metodi \”subdoli e invasivi\”. Per questo i cittadini spaventati e sentendosi abbandonati non riescono a denunciare.
Ho letto che si sta pensando di costruire un vademecum per far si che chi denuncia possa avere i giusti benefici per l\’atto sacrosanto che stacompiendo. E\’ una buona idea. Bisogna andare in questo senso. Bisogna incentivare a ribellarsi contro ogni crimine. Bisogna proteggere i cittadini e metterli in condizione di poter liberarsi da vincoli delinquenziali che distrugono la loro vita e quella delle loro famiglie.