Eppure in un paese civile e democratico, come dovrebbe essere quello italiano, approvare una legge che condanni centinaia di incoscienti che si mettono alla guida di un auto ubriachi o drogati andando ad uccidere vite umane, per omicidio stradale, dovrebbe essere la cosa più normale del mondo trovando un unione di intenti che vada al di là dei colori politici ed invece, come solo in Italia può accadere, la discussione diventa politica per frenare questo o quell\’altro politico o per favorirne altri. Questo è lo \”schifo\” in cui ci ritroviamo oggi in Italia quando una politica fatta di politici solo legati alla poltrona giocando ad una sorta di Risiko tutto italiano dove però a pagarne le conseguenze reali siamo sempre noi cittadini nella nostra vita di tutti i giorni. Per cui finchè questa legge non verrà approvata, dovesse capitarci (e speriamo con tutto il cuore che non accada a nessuno) di essere travolti da una sciagura di questo genere senza che nessuno paghi seriamente, gli unici da ringraziare saranno i nostri politici, capaci solo a presenziare in tv e parlare parlare parlare senza realmente fare nulla di serio!
Omicidio stradale, un altro flop per Renzi e c.
Governo battuto alla Camera su un emendamento della minoranza. Ora tutto torna di nuovo al Senato e i tempi si allungano ancora
Maggioranza battuta alla Camera nella votazione a scrutinio segreto su un emendamento di Forza Italia al Ddl sull’omicidio stradale. L’assemblea di Montecitorio ha infatti approvato un emendamento di Francesco Paolo Sisto con 247 sì e 219 no malgrado il parere contrario del governo. Questo emendamento prevede che “il conducente che si fermi e occorrendo presti assistenza a coloro che hanno subito danno alla persona, mettendosi direttamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, quando dall’incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose, non è soggetto all’arresto stabilito per il caso di flagranza di reato”.
Il testo è stato poi approvato dall\’assemblea di Montecitorio ma, a causa della modifica intervenuta, dovrà comunque tornare al Senato per una nuova lettura.Ma ovviamente il dato che risalta è quello più prettamente politico, anche perché gli esponenti del Pd, ad iniziare dal capogruppo Ettore Rosato, si erano ‘sbracciati’ nel chiedere all’Aula di respingere l’emendamento.
“Questo voto – ha commentato Brunetta per Forza Italia – apre un problema politico che non può essere ignorato”.\”L\’\’omicidio stradale si trasforma in suicidio politico per il Partito democratico e il suo capogruppo Rosato\”, ha twittato Laura Ravetto.Sulle barricate anche la Lega: “Per fortuna ha vinto il parlamento che ha deciso di non sottomettersi al \”renzismo\” strisciante del legiferare solo per un titolo sui giornali, a prescindere della bontà dei provvedimenti”, ha detto il deputato Roberto Simonetti, che poi ha aggiunto: “Grazie a questo voto, infatti, parte del Pd ha detto no alle logiche di partito, sconfessando le indicazioni del suo capogruppo alla Camera Rosato che, invece, puntava esclusivamente ad avere i titoli dei giornali sull\’omicidio stradale. Ha vinto, invece, la parte sana di questo Parlamento che non insegue la propaganda mediatica, ma i risultati della produzione legislativa.
Giorgia Meloni, presidente di FdI, fa notare come “il governo non riesce ad approvare l\’\’introduzione del reato di omicidio stradale ma allo stesso tempo è già riuscito a varare una norma che depenalizza la guida senza patente, che come noto è alla base di gran parte degli omicidi stradali. Quindi come sempre da una parte ci sono le slide e dall\’altra l\’incapacità\”.
Per la maggioranza la replica di Ettore Rosato, il capogruppo del Pd più volte chiamato in causa: \”Pensiamo che quella sull\’omicidio stradale sia una buona legge, evidentemente a voto segreto il Parlamento la pensa in modo diverso, e rispettiamo le decisioni del Parlamento. Ma non è un problema. Torneremo in Senato: diventerà legge\”.ilgiornaleditalia.it