On.le Davide Mattiello:
Dedicate mezz\’ora a questo film-documento: qui stanno molte delle ragioni del mio impegno. Un anno fa la Commissione Antimafia votava all\’unanimità la relazione di inchiesta sulla condizione dei Testimoni di Giustizia, Pino Masciari – Pino https://www.facebook.com/Pagina-ufficiale-di-Pino-Masciari-265795202688/ e Piera Aiello furono le prime persone che ascoltammo. Poi un anno di lavoro per portare la discussione in Parlamento e definire una proposta di riforma del sistema tutorio. Da Luglio la proposta di legge è nelle mani dell\’ufficio di Presidenza della Commissione Antimafia. La prossima settimana, mercoledì 28, il Ministero dell\’Interno ci ha invitati per un seminario nel quale saranno presentate le conclusioni del tavolo tecnico istituito presso il Ministero nel Maggio del 2014, per rivedere il sistema tutorio… Insomma: non c\’è più alcun motivo per non riformare una materia che nonostante la dedizione e la professionalità di molti, non funziona. Perchè non basta che i testimoni sopravvivano alla violenza mafiosa, bisogna che vivano da persone libere.
https://www.youtube.com/watch?v=Lzlsj2yOLn4&feature=player_embedded
Pubblicato il 09 ott 2015
The Armored Life (Storia di Pino Masciari)
Cosa spinge un uomo a sacrificare la tranquillità sua e della sua famiglia in nome della sua onestà? Pino Masciari è un uomo incensurato ed onesto. Ha fiducia nella giustizia e nello Stato. Non ha paura delle mafie. Imprenditore edile calabrese minacciato, come molti, dall\’ndrangheta, che gli chiede percentuali sugli appalti che onestamente vince, sfinito da un controllo sempre più capillare delle sue attività imprenditoriali e dalle costrizioni impostegli per continuare a lavorare, decide di non cedere. E a differenza di tutti gli altri suoi colleghi, decide di rompere quell’assurdo silenzio. Le istituzioni alle quali si rivolge lo persuadono a desistere dalla denuncia. Il muro che Masciari vuole distruggere è più alto del previsto, ma non si lascia intimidire e denuncia anche loro. Pino Masciari ora è in pericolo. Il suo non aver ceduto al ricatto prima delle mafie, poi dello Stato, lo rendono un bersaglio per molti.
Nel 1997 la procura di Catanzaro gli riconosce un programma di protezione e porta via dal suo paese, dalla sua casa. tutta la famiglia. I Masciari cambiano città ma non identità, per scelta di Pino. Lui non si vergogna di quello che fa, e nonostante tutto, non ha paura. Dopo dieci anni di programma di protezione il Ministero degli Interni revoca la scorta per lui e famiglia. E\’ allora che il Procuratore Distrettuale AntiMafia Gianluigi Vigna invita Pino a parlare della sua esperienza di vita davanti agli studenti dell\’Università di Torino. Parlando in pubblico Pino scopre la sua vera, unica forma di protezione: non avere paura di parlare, di raccontare a tutti quello che lui e la sua famiglia hanno vissuto in questi anni di isolamento dal mondo, incitando i giovani a non cedere allo strapotere delle mafie. Pino viaggia per l’Italia per raccontare la sua lotta, ma proprio quando ritorna nella sua terra sente l’ostilità che lo circonda.
THE ARMORED LIFE (The story of Pino Masciari)
What does push a man to sacrifice the tranquillity of himself and his family in the name of his honesty? Pino Masciari is an irreproachable and honest man. He trusts justice and the government. He is not scared of mafias. Threatened entrepreneur, as many others, from the “ndrangheta”, which asks him percentages on contracts honestly won, exhausted of the over controls on his companies and the constrictions imposed to continue to work, he decides not to give up and, differently from his local colleagues, he decides to break down that absurd silence. The institutions where he reports persuades him not to report. The wall that Pino wants to crash is higher than what he thought, but he doesn’t give up and reports them also.
Pino Masciari is now in danger. His refuse to the blackmail of mafia and the state, makes him a target for many.
In 1997 the Catanzaro attorney’s office recognize him a protection program and takes all the Masciari family away from its village, from its house. The Masciari’s change city, but not identity, for Pino’s choice. He has not shame for what he does and, despite all, he is not scared. After ten year of protection program, the home office revoke the security program for him and his family. Was then when the antimafia prosecutor Gianluigi Vigna invites Pino to talk about his life experience in front of the Turin University’s students.
Talking to the audience, Pino discover his real, unique form of protection: not to be afraid of talking, of telling everyone what he and his family lived in these years of isolation form the outside world, inciting youth not to give up to the overpower of mafias. Pino travels across Italy to tell his fight, but just when he goes back to his homeland he feels hostility surrounding him.