di Irene Papiano, studentessa del Liceo Righi di Bologna.
Commozione, paura, rabbia, tristezza, indignazione. Queste sono le emozioni che invadono l\’animo ascoltando la storia di Pino Masciari che il 5 marzo 2013 ho avuto il piacere di incontrare assieme ad altri 300 ragazzi. E\’ una storia di coraggio e sacrifici quella della famiglia Masciari, rappresentata in modo fedele da Ture Magro nello spettacolo teatrale \”Padroni delle nostre vite\” della compagnia Sciaraprogetti. L\’ascoltatore si ritrova rapito dalle parole di Pino e dalle scene della rappresentazione teatrale e viene catapultato nella vita di un uomo che ha detto NO alla \’ndrangheta e ha scelto una vita giusta, pulita e corretta. Pino Masciari è un esempio di vita per tutti e soprattutto per noi ragazzi perché siamo il futuro di questo Paese e non possiamo voltargli le spalle.
\”Il problema non è il problema, ma come le persone si pongono davanti al problema\” direbbe Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi. Ci sono persone che si arrendono alla mafia, ma ci sono anche persone come Pino Masciari che non accettano queste condizioni e girano l\’Italia incontrando studenti, ragazzi e professori per far sapere che la mafia c\’è ed esiste, ma che si può eliminare se tutti lo vogliono. La scelta di Pino è stata coraggiosa e non facile, perché è stato costretto a vivere una vita di solitudine, una solitudine che ritorna anche nella rappresentazione teatrale, in quanto non vi è altro attore che Ture Magro, e nell\’incontro con Pino, solo sul palco. Domande amare e urlate dalla disperazione fendono l\’aria lasciando un vuoto al quale è difficile rispondere
Avevo sentito parlare di mafia, ma sentire una testimonianza diretta, sentire dal vivo le parole di una persona che ha lottato tutta la vita contro questo \”polipo\” e percepire tutte le sue sensazioni, le paure, le incertezze è diverso. Adesso forse ho capito cos\’è realmente la mafia grazie a Pino e alla sua testimonianza. In quei momenti ho potuto percepire un turbine di emozioni percorrere gli sguardi di tutti gli studenti e professori mentre pendevano dalle labbra di Pino Masciari, senza tralasciare ogni singolo respiro.Io e gli altri ragazzi venuti a teatro abbiamo 15 anni e forse alcune cose del discorso di Pino non possiamo capirle, però siamo 300 persone in più che conoscono la sua storia, che SAPPIAMO. \”Ogni persona che conosce la mia storia mi allunga la vita di un giorno\” direbbe Pino. Bene, noi te l\’abbiamo allungata di 300 giorni.
(Irene Papiano, studentessa del Liceo Righi di Bologna)