Accogliamo con felicità la seguente notizia riguardo l\’ordine del giorno del comune di Cuneo che si adopererà per essere solidali in concreto con Pino Masciari,la sua famiglia e gli altri tesitmoni di giustizia che si oppongono al racket con la denuncia pubblica. Ringraziamo quanti si sono adoperati con tenacia, affetto e determinazione al fine di portare la storia di Pino all\’attenzione del Comune di Cuneo: cittadine, cittadini, meetups e associazioni. GRAZIE!

 

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Un Ordine del Giorno per invitare Pino Masciari a Cuneo

(da TargatoCN.it)       CONTINUA  >>>>>

 

Già oggetto di un’interpellanza presentata nel Consiglio comunale di aprile, la vicenda umana di Pino Masciari, l’imprenditore calabrese ribellatosi contro la ‘ndrangheta’ e la logica del racket e del ‘pizzo’ sarà nuovamente trattata nel corso dell’assemblea cittadina della prossima settimana. Scritto dal Consigliere di Rifondazione Comunista Fabio Panero e dall\’esponente di Cuneo Domani Chiaffredo Laugero ed appoggiato dai gruppi di maggioranza, un ordine del giorno propone di invitare l’imprenditore a Cuneo, “città medaglia d’Oro per la Resistenza, da sempre impegnata a sostegno delle iniziative a favore della Legalità e della lotta alla mafia, per una serie di incontri con le Istituzioni locali e con la cittadinanza per far conoscere questa incredibile vicenda, per ribadire con forza la volontà di lotta di codesto Consesso e della cittadinanza tutta all’illegalità e alla prepotenza mafiosa”.

Nel documento, i Consiglieri tracciano una breve storia della vicenda di Masciari, ricordando come il Programma Speciale di Protezione da cui era tutelata sia scaduto nel 2005. Da allora Masciari è in attesa di poter tornare liberamente a fare la sua vita. Non avendo però ricevuto alcun segnale dalle istituzioni, ha deciso di abbandonare la località protetta per tornare, senza scorta, in Calabra. Data la situazione, l’ODG esprime solidarietà a Masciari ed alla sua famiglia per il grave pericolo che sta correndo rimarcando come “le istituzioni dovrebbero tutelare e portare ad esempio questi cittadini finchè sono in vita, non rimpiangerli da morti” e sollecitando “il Ministro degli Interni e le autorità competenti ad adoperarsi per utilizzare il quadro normativo di tutele per rispondere concretamente alle esigenze di quanti sono sottoposti a racket ed usura e coraggiosamente hanno prodotto pubbliche denunce.”

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