\” Non ci sono soldi per la ripresa? Bene, allora recuperiamo risorse dai privilegi della Casta. Dobbiamo avere coraggio: la politica in Italia costa troppo, rende nulla, impedisce la crescita economica. E\’ arrivato il momento di mettere mano alla cosa pubblica: basta con il finanziamento pubblico ai partiti, con gli stipendi e le pensioni d\’oro dei parlamentari, con gli enti clientelari e parassitari, con centri di spesa locale (province e comunità montane ad esempio) inutili e pletorici. Basta con gli sprechi nella sanità: la fornitura di alcuni \”servizi\” ci costa in media quattro o cinque volte il costo effettivo della merce. Basta con questa corruzione dilagante che è il terminale della politica di casa nostra.
Vogliamo un\’altra Italia. Dobbiamo impegnarci insieme per costruirla su altre basi che non siano quelle del malaffare odierno. We care! \”
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Fonte: La Repubblica – Il titolare dello Sviluppo sottolinea le difficoltà della Pubblica amministrazione nel contribuire al rilancio. Il viceministro dell\’Economia spegne le polemiche sui ritardi nell\’approvazione del decreto per la crescita
MILANO – \”Stiamo lavorando con determinazione e senso di responsabilità, dando progressiva attuazione alla nostra Agenda per la crescita, ma siamo consapevoli che solo facendo sistema e lavorando insieme possiamo perseguire obiettivi di crescita sostenuta e sostenibile, nella ferma convinzione che sviluppo e creazione di occupazione siano responsabilità imprescindibili di una classe dirigente al servizio del bene comune\”. Lo scrive il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera nel messaggio inviato al Congresso delle Fondazioni bancarie in corso a Palermo. \”E\’ indubbio che viviamo un momento molto difficile – ha osservato Passera – in cui le risorse sono scarse e maggiori sono le difficoltà delle amministrazioni pubbliche impegnate, sia a livello centrale e locale, in un grande sforzo di rigore e di costruzione delle condizioni di un nuovo rilancio\”.
Sui problemi a far partire gli investimenti per la crescita (il Decreto Sviluppo) e il ventilato scontro con il viceministro per l\’economia, Vittorio Grilli, è interventuo da Santa Margherita dove è ospite dei giovani industriali lo stesso Grilli. \”Non si può parlare di ritardi\”, e non ci sono problemi con il ministro Corrado Passera (\”Assolutamente no\”). \”Non mi riconosco nelle ricostruzioni che leggo sui giornali. C\’è grande collaborazione\”. Quanto allo slittamento del decreto, Grilli ha ricordato che \”è uno dei tanti provvedimenti di ristrutturazione
e di riforma del nostro Paese e quindi la sua complessità richiede un\’analisi attenta e collaborazione da parte di tutti. Penso dunque non si possa parlare di ritardi, è un processo di collaborazione e affinamento di provvedimenti, tra cui questo, che sono importanti in un momento delicato per l\’Italia, l\’Europa e l\’economia mondiale\”.
Passera a Palermo ha poi toccato il tema delle banche italiane e delle Fondazioni per il Paese. Il sistema bancario italiano ha dimostrato di essere \”uno dei più solidi di fronte alla crisi finanziaria internazionale\” e parlando del ruolo delle Fondazioni ha spiegato che da una parte, come azionisti degli istituti di credito, hanno rafforzato e stabilizzato il sistema bancario contribuendo a mantenere un forte orientamento del sistema creditizio al servizio delle esigenze delle imprese, delle famiglie, delle pubbliche amministrazioni, di tutti gli operatori dell\’economia reale. E\’ proprio in virtù di questo orientamento che il sistema bancario italiano ha potuto dimostrare di essere uno dei più solidi di fronte alla crisi finanziaria internazionale\”. \”Dall\’altra parte – ha aggiunto – come enti erogatori, le fondazioni si sono fatte portatrici di sviluppo economico, sociale e culturale nei territori di riferimento, sopperendo spesso alle attività per le quali oggi non è facile trovare copertura pubblica\”.