Le parole di Andrea Orlando e Di Battista
“Pd senza simbolo e in un listone con Alfano alle amministrative a Palermo? Questo è il segno di un partito prostrato – ha dichiarato a denti stretti il Guardasigilli – un partito prostrato non è in grado di svolgere protagonismo politico”. Orlando garantisce che, se sarà eletto segretario Dem, il simbolo del Pd sarà sempre presente nei capoluoghi di provincia e interpreta questa mossa dei renziani come “il segno di una crisi politica forte”.
“Dal giorno in cui siamo entrati il PD ha pensato esclusivamente a come salvare se stesso non a come salvare gli italiani in difficoltà – scrive invece Di Battista sulla sua pagina Fb – ci hanno detto che il governo con Alfano era una dura necessità perché al Paese servivano le riforme. E oggi, per l\’ennesima volta, si smascherano”. Secondo il ‘Che Guevara’ grillino renziani ed alfaniani “scendono a compromessi con la coscienza, con ‘portatori di voti’ e faranno sempre di più”.
Critiche a parte, fatto sta che a Palermo anche la sinistra-sinistra rappresentata da Rifondazione Comunista parteciperà all’ammucchiata elettorale con i Democratici e Popolari. “Una grande coalizione moderata e riformista, in grado di fermare l’avanzata dei grillini o la restaurazione del centrodestra”, la definisce con ottimistica enfasi il segretario provinciale Dem di Palermo, Carmelo Miceli. Anche il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, plenipotenziario renziano in Trinacria, parla di “modello politico moderno e innovativo”. Ma, mentre Matteo Orfini benedice l’esperimento, il vicesegretario Dem, Lorenzo Guerini, prova a mettere un freno per arginare l’ennesima emorragia di voti a sinistra.