Contro la \’Ndrangheta bisogna sperare che si avverino le paure dei boss che, come risulta da un\’intercettazione telefonica tra due membri del clan Bellocco di Rosarno (Reggio Calabria), sanno bene che \”se la gente si incazza, è un casino per tutti\”. Prende spunto da loro il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone e ammonisce: \”Dobbiamo sperare che la gente perbene si incazzi e che sia un casino per gli \’ndranghetisti. Lo fa durante un dibattito sulle mafie organizzato dalla rassegna \’Politicamente scorretto\’ che si chiude oggi a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. Lo scorso 5 ottobre Pignatone è stato il destinatario del bazooka lasciato a Reggio Calabria come \’regalo\’ personale della \’Ndrangheta.
Rispondendo alle domande di Carlo Lucarelli (una delle menti della manifestazione bolognese), il procuratore ha ricordato che le recenti intimidazioni dei boss sono il segno delle tensioni e preoccupazioni interne alla \’Ndrangheta. Preoccupata non solo per arresti e sequestri subiti dalle forze dell\’ordine, ma anche perchè \”a Reggio Calabria ci sono timidi ma significativi segnali di risveglio della sensibilità civile\”. Un processo però ancora molto lento perchè, ha poi precisato, \”a Reggio il primo problema nella lotta alla \’Ndrangheta è che i calabresi capiscano che la \’Ndrangheta è un problema\”