Qui di seguito proponiamo alcuni articoli sull\’audizione di Pino Masciari presso la Commissione anti \’ndrangheta della Regione Calabria.
Strilli.it
Calabria, regione: Lavori commissione antindrangheta
La Commissione contro la ndrangheta si è riunita sotto la presidenza del consigliere Salvatore Magarò (Scopelliti presidente) per un’audizione del testimone di giustizia Pino Masciari,
imprenditore edile del vibonese costretto a lasciare la Calabria dopo avere denunciato chi cercava di imporgli il pizzo.
Masciari ha ricordato “quasi venti anni di calvario, soprattutto per mia moglie ed i miei figli, costretti a vivere sempre nascosti ed esiliati dalla Calabria”, ringraziando il ministero dell’Interno ed il sottosegretario Alfredo Mantovano per l’aiuto fornito. “Avevo cantieri aperti a Lipsia, Dresda, Berlino ed oltre 250 dipendenti in Calabria – ha ricordato Masciari – e mi sono ritrovato disoccupato dalla sera alla mattina”.
“L’omertà è il primo alleato naturale della ndrangheta – ha detto il presidente Magarò nel suo intervento – ma una storia di coraggio come quella di Pino Masciari deve sospingerci tutti a fare di più. Masciari merita più attenzione non solo come testimone di giustizia, ma come portatore di una esperienza, di un fulgido esempio che va raccontato in Calabria e nel resto d’Italia. Molto cose stanno cambiando anche da noi grazie anche alla forte azione dello Stato e delle sue articolazioni – ha sottolineato Magarò – e ne è riprova la cattura di pericolosi latitanti e di personaggi di primissimo piano delle cosche mafiose. Ed insieme a questa meritoria azione – ha continuato il presidente della Commissione regionale antindrangheta – anche la Regione ha approvato importanti provvedimenti di legge, tra cui la norma che autorizza la Giunta regionale a privilegiare l’acquisto di beni e servizi da quegli imprenditori, trasparenti e coerenti, sottoposti alle angherie ed ai soprusi delle organizzazioni criminali e che si ribellano a queste imposizioni. Sono dell’idea che Pino Masciari ed il portato della sua esperienza devono diventare patrimonio diffuso dei processi di costruzione della legalità in Calabria. In questo senso – ha sottolineato Salvatore Magarò – lavoreremo in maniera sinergica con l’assessore alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione per incrementare le occasioni di sensibilizzazione e di crescita culturale sui temi della legalità e della trasparenza. Tante cose in Calabria si stanno muovendo – ha concluso Magarò – grazie anche all’azione della Chiesa e dei suoi vescovi, un cammino ineludibile verso la libertà da ogni condizionamento, unica strada per un futuro di serenità e di lavoro per le giovani generazioni”.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato i consiglieri: Rappoccio (Insieme per la Calabria), Maiolo (Pd), Censore (Pd), Dattolo (Udc), Pacenza (PdL) e Vilasi (PdL). Era inoltre presente il capo di gabinetto del Presidente del Consiglio regionale.
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Agenzia Giornalistica Italia
Regione, i lavori della commissione contro la \’ndrangheta
Reggio Calabria, 10 nov. – “In questo senso – ha sottolineato Salvatore Magaro’ – lavoreremo in maniera sinergica con l’assessore alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione per incrementare le occasioni di sensibilizzazione e di crescita culturale sui temi della legalita’ e della trasparenza. Tante cose in Calabria si stanno muovendo – ha concluso Magaro’ – grazie anche all’azione della Chiesa e dei suoi vescovi, un cammino ineludibile verso la liberta’ da ogni condizionamento, unica strada per un futuro di serenita’ e di lavoro per le giovani generazioni”. Ai lavori della Commissione hanno partecipato i consiglieri: Rappoccio (Insieme per la Calabria), Maiolo (Pd), Censore (Pd), Dattolo (Udc), Pacenza (PdL) e Vilasi (PdL). Era inoltre presente il capo di gabinetto del Presidente del Consiglio regionale. A conclusione dei lavori della Commissione contro la ‘ndrangheta, il vicepresidente dell’organismo consiliare Bruno Censore (Pd) ha detto che “la vicenda di Pino Masciari e’ emblematica perche’ rappresenta non solamente un importante esempio di denuncia verso la prepotenza criminale, ma riproduce la voglia di quella Calabria onesta di scrollarsi di dosso la morsa della criminalita’ organizzata. Aver voluto sentire Masciari in Commissione significa anche voler tenere accesi i riflettori sulla condizione di vita e di disagio umano e sociale dei testimoni di giustizia e dei loro familiari, che vengono sradicati dal loro vissuto quotidiano ed inseriti in un sistema di protezione che limita la liberta’ personale di movimento e di relazione, quasi sempre in un contesto geografico lontano dai propri affetti e dall’ambiente in cui si e’ sempre vissuto. Ringrazio, pertanto, il Presidente della Commissione Salvatore Magaro’, il collega Mario Maiolo e gli altri componenti della Commissione per aver avuto la sensibilita’ di sostenere l’idea di ascoltare Pino Masciari a cui va tutta la vicinanza istituzionale per la battaglia di giustizia e di civilta’ che da anni porta avanti insieme alla sua famiglia. Ad essa rivolgo l’augurio di un rapido rientro nella propria terra in una condizione di normalita’”
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Corriere della Calabria
Masciari ascoltato dalla Commissione Regionale contro le \’ndrine
Pino Masciari è stato convocato oggi pomeriggio a Palazzo Campanella dalla Commissione regionale contro la \’ndrangheta. L’imprenditore edile vibonese, testimone di giustizia, è stato costretto a lasciare la Calabria dopo aver denunciato le estorsioni subite dalle sue aziende. Durante la sua audizione, Masciari ha ricordato i suoi venti anni di calvario, usando toni molto accorati e toccanti. «Avevo cantieri aperti a Lipsia, Dresda, Berlino ed oltre 250 dipendenti in Calabria – ha ricordato l’ex impreditore – e mi sono ritrovato disoccupato dalla sera alla mattina». Oggi cerca di fare informazione, soprattutto nelle scuole, per cercare di far conoscere a tutti la \’ndrangheta e i suoi meccanismi di oppressione. «Faccio tutto con molta naturalezza – afferma Masciari –, non sono diverso dagli altri, rappresento la normalità della Calabria. L’audizione di oggi è un importante punto di partenza per dare un futuro migliore alla nostra regione, fatto di dignità, in cui gli imprenditori possano finalmente lavorare serenamente». Per farlo, serve però distruggere il fascino che la criminalità organizzata esercita: «La \’ndrangheta, con tutti i soldi che può gestire, può attrarre i giovani, resi deboli da una realtà che non offre molte possibilità». Lui invece non ha accettato questa dittatura, si è ribellato e ne ha pagato le conseguenze: «Sono rimasto solo per molto tempo. Poi le cose sono lentamente cambiate. Adesso sento che la società civile è al mio fianco. Anche le istituzioni stanno facendo la loro parte, ma la strada da fare è ancora tanta». «L’omertà è il primo alleato naturale della \’ndrangheta – ha detto il presidente della commissione, Salvatore Magarò – ma una storia di coraggio come quella di Pino Masciari deve sospingerci tutti a fare di più. Molte cose stanno cambiando anche da noi grazie anche alla forte azione dello Stato e delle sue articolazioni e ne è riprova la cattura di pericolosi latitanti e di personaggi di primissimo piano delle cosche mafiose. Ed insieme a questa meritoria azione anche la Regione ha approvato importanti provvedimenti di legge, tra cui la norma che autorizza la giunta regionale a privilegiare l’acquisto di beni e servizi da quegli imprenditori, trasparenti e coerenti, sottoposti alle angherie ed ai soprusi delle organizzazioni criminali e che si ribellano a queste imposizioni». Ai lavori della Commissione hanno partecipato anche i consiglieri Rappoccio, Maiolo, Censore, Dattolo, Pacenza e Vilasi.
MA COME SI SONO GIUSTIFICATI DEL FATTO CHE LA SCORTA SIA ARRIVATA IN RITARDO? CHE CARINI QUELLI DELLA COMMISSIONE, MA CI SONO O CI FANNO? SI SONO FATTI BELLI SULLE SPALLE DI PINO, ALMENO E’ QUELLO CHE IO HO CAPITO.
SPERIAMO CHE OGGI NON SI RIPETA LA GRAVE MANCANZA DELLA ISTITUZIONI E DEI CALABRESI.
VOLEVO AGGIUNGERE CHE STO ANDANDO A COMPRARE I GIORNALI E VOGLIO PROPRIO VEDERE SE HANNO PARLATO DELLA SCORTA, SE NON LO HANNO FATTO SI EVINCE CHE SIAMO SOTTO “REGIME”!!!
DETTO, FATTO E CONFERMATO, HO COMPRATO: IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA ( CZ,VV,KR); IL DOMANI; CALABRIA ORA; CORRIERE DELLA CALABRIA DI POLLICHIENI DEL 10 E 17 NOVEMBRE( è UN SETTIMANALE E ASPETTO DI COMPRARE QUELLO DI SETTIMANA PROSSIMA) ED IN FINE LA GAZZETTA DEL SUD, SOLO QUEST’ULTIMA PARLA DI PINO E LA COMMISSIONE ANTI ‘NRANGHETA DELLA REGIONE CALABRIA MA NON UNA PAROLA CIRCA LA SCORTA ADEGUATA DATA SOLO MEZZORA PRIMA ….. A MENO CHE IO SIA DIVENTATA CIECA NESSUN’ ALTRO NE HA PARLATO. SPERAVO DI NON AVERE RAGIONE, CARO PINO IO SONO CALABRESE E CON ORGOGLIO TI DICO CHE ALTRI COME ME TI VOGLIONO QUI. NON POSSO CREDERE CHE SIAMO CADUTI NELLA PIU’ TOTALE APATIA!