La Chiesa vibonese continua ad essere sotto attacco di una serie di vigliacchi atti intimidatori che invadono l’aria del puzzo proprio della cultura mafiosa. La matrice di queste azioni, dopo un iniziale pudore a parlare apertamente di ‘ndrangheta, ormai rimbalza da un servizio giornalistico all’altro come legata al mondo della ‘Ndrangheta. Il territorio del vibonese è completamente pervaso e devastato da questo mostro. Non posso che esprimere ancora una volta la mia solidarietà ai parroci minacciati, Don Felice Palamara e don Francesco Pontriero, alla dott.ssa Romina Candela e in ultimo al Vescovo Attilio Nostro, al quale nei giorni scorsi è stato recapitato un proiettile. L’arroganza criminale, la violenza che si nasconde dietro questi gesti rimanda ad un linguaggio chiaro: quello di chi crede di poter ottenere tutto con il ricatto della paura, del terrore. Non si può tollerare tutto questo! Come giustamente ha detto il Vescovo: non piegheremo la testa!