Tra i tanti attestati di solidarietà nei confronti di Vincenzo Restuccia, vittima del 101esimo attentato, è arrivata anche quella del testimone di giustizia Pino Masciari, l’ex imprenditore vibonese, costretto a fuggire di notte per aver denunciato un sistema di potere composto non solo da malavitosi ma anche da politici e uomini delle istituzioni.
“La Calabria – dice – è fatta di piccole imprese. Se tutti coloro che subiscono e sono la maggior parte dovessero mollare, cosa rimane? Oggi come oggi, l’imprenditore calabrese, è tra l’incudine ed il martello: pagare il pizzo ed essere distrutto fisicamente e psicologicamente come i Restuccia, lasciare? Ma con con quale animo si possono lasciare sul lastrico centinaia di lavoratori? L’ultima paradossalmente, mettersi d’accordo con la mafia, visto e considerato che il tribunale di Milano ad un imprenditore ha concesso le attuanti. Perciò a Restuccia, anche se non è facile, perché è un imprenditore e non un eroe, dico di resistere, denunciare, augurandogli che poi non sarà costretto a fare la mia stessa fine, quella dell’esilio. All’epoca avevo anche io una grossa impresa. L’imprenditore onesto ha bisogno – aggiunge Masciari – di essere protetto dallo Stato con i fatti e non con le parole di circostanza\”.
\”Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato e mi danno la loro la loro solidarietà, ribadisce Restuccia, ma la solidarietà dura soltanto lo spazio di un mattino poi si torna d’accapo. Per proteggere il lavoro ci vogliono invece misure concrete, ma di ciò nessuno si preoccupa. Ma ormai, la misura è colma. Pur volendo continuare non gliela faccio né fisicamente né psicologicamente – dice con le lacrime agli occhi- così come la mia famiglia anch’essa distrutta. Aspetto soltanto di chiudere i lavori che ho in corso, dopodichè lascerò. Come ho sempre detto, fino al momento ho resistito, perché non me la sono sentita appunto di lasciare sul lastrico centinaia lavoratori con cui siamo cresciuti. Si dice sempre che la criminalità ha alzato il tiro, ma fino a che altezza, mi chiedo, deve arrivare? Oltre agli attentati incendiari, hanno sparato addosso anche agli operai mentre lavoravano nei cantieri, hanno sparato all’impazzata contro la mia abitazione mentre eravamo tutti dentro. Cos’altro debbono ancora fare?\”
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