Sull’incresciosa vicenda che ha colpito per l’ennesima volta il testimone di giustizia Pino Masciari, all’interno della cui abitazione in località “segreta” alcuni sconosciuti si sono intrufolati un paio di notti fa, continuano le reazioni del mondo politico. L’eurodeputato dell’Italia dei valori, Sonia Alfano, ha chiamato in causa il governo auspicando che l’esecutivo: “provveda ad adoperarsi concretamente per la protezione del testimone di giustizia Pino Masciari e della sua famiglia, per evitare che fatti gravissimi come quelli recentemente avvenuti non abbiano più a ripetersi. Se il governo vuole davvero combattere le mafie, incominci col tutelare la sicurezza e la serenità di chi della lotta contro le organizzazioni criminali e il malaffare ha fatto un ragione di vita”. Anche Giuseppe Lumia, senatore del Partito Democratico, ha espresso la propria solidarietà, spiegando che “Pino Masciari ha fatto la sua parte da cittadino, che crede nella giustizia e nelle istituzioni. Lo Stato deve garantire a lui e alla sua famiglia la massima sicurezza. Spesso, invece, i testimoni vengono trascurati. L’episodio è l’ennesima dimostrazione che il sistema di protezione messo in atto dallo Stato non è efficiente. Sull’accaduto bisogna andare fino in fondo. Continuerò a portare avanti la causa dei testimoni di giustizia in tutte le sedi politiche e istituzionali, affinché i cittadini onesti possano fidarsi dello Stato e credere nella legalità”.
fonte: www.newz.it -di Nim.
richiedano un’interpellanza in aula al Ministero dell’Interno!
Si concerti un tavolo tecnico di lavoro trasversale per risolvere il problema una volta per tutte
Un forte abbraccio cari Masciari, vi siamo accanto e come ha detto Andrea, vogliamo la risoluzione del problema per vedervi sereni e per vedere applicata la legge.
denise
Egregio e coraggioso Masciari
Le sono vicino e partecipo con vivo rincrescimento ai fatti esecrabili di cui è vittima. L’assenza di apparati istituzionali che garantiscano il rispetto dei più elementari principi di legalità e l’affermazione dell’insieme dei diritti fondamentali di cui si fa garante la nostra Costituzione, espone i cittadini più coraggiosi ad uno sforzo ultroneo di civismo imponendo loro, per la difesa di un’ordine di valori concepito come irrununciabile – a cui proprio le Istituzioni hanno abdicato – uno slancio di incauto eroismo. Un padre di famiglia, un comune cittadino dovrebbe poter aver fiducia nello Stato ma troppo spesso la politica politicante dei nostri giorni ci offre casi sempre più palesi di raggelante collusione, nascosta dietro i sepolcri imbiancati di un cinico malaffare. Un abbraccio sincero anche se non la conosco personalmente. Mi contatti se dovesse avere in qualche modo bisogno
Carlo Diana
vogliamo che il sistema di protezione dei testimoni di giustizia funzioni realmente. Voglio che tutti i soldi utilizzati dal sistema di sicurezza vengano effettivamente spesi per garantire serenità e protezione ai testimoni di giustizia. Voglio che chi indossa l’uniforme di carabiniere o poliziotto sia orgoglioso del vestito che porta e non si senta invece un inutile, patetico, ridicolo e sottopagato burattino di una cattiva recita decisa da chi controlla, spesso ingiustamente, il potere e l’economia del nostro paese.
Caro Pino, tante le voci, tante le persone che vi sono vicine e che non dimenticano che cosa avete fatto e che cosa continuate a fare,con il vostro coraggio e la vostra testimonianza,per il nostro Paese.Noi tuoi amici non vi abbandoniamo ed e’ per questo che non dobbiamo smettere di pretendere per voi sicurezza!e’ un vostro diritto per molto, troppo tempo ignorato..vogliamo delle risposte concrete.
Abbraccio te e bacio con affetto la dolce Marisa ed i ragazzi!!
Vi penso!
Chiara
Un grande abbraccio avvolga la mia famiglia preferita.
Non dimenticatelo mai: voi siete le quattro stelle che illuminano il mio cammino.
Un bacione a Pino, Marisa, Francesco e Ottavia.
Anna
Questo è il momento di reagire ….
Attualmente il sistema di protezione non svolge il suo compito direttamente ma lo aggira, nel senso che non c’è vera “protezione” ma c’è mimetizzazione. Pino e la sua famiglia, infatti, non sono protetti, non ci sono forze dell’ordine a vigilare il loro stato, né alcun tipo di sistema di vigilanza passivo (allarmi, telecamere o altro). Il sistema di protezione vuole difendere il testimone tramite il metodo del “nascondere”: nessuno sa dove viva il testimone, pertanto la sicurezza è garantita.
Sappiamo già che questo metodo è fallimentare ed è stato (di)mostrato in più occasioni, e sappiamo anche che lo Stato fatica a trovare la giusta via per tutelare i testimoni di giustizia. Il messaggio che traspare è chiarissimo: “chi denuncia sarà abbandonato e non protetto”.
Sappiamo che “protezione” non implica la mimetizzazione ma, al contrario, l’esposizione (in assoluta sicurezza) del testimone. E’ solo così che si lancia il messaggio “lo Stato c’è e tutela i cittadini”.
Conosciamo la situazione di Pino e possiamo verificare facilmente che la sua unica forma di protezione e tutela siamo noi Amici di Pino Masciari, abbiamo visto che lo Stato non è stato in grado di svolgere il suo compito. Siamo anche una parte della forza di cui Pino ha bisogno per portare avanti la sua causa e che le vittime del racket in generale necessitano per trovare il coraggio di denunciare il sistema di illegalità diffuso in tutto il Paese: coraggio che deve essere riconosciuto e supportato. Siamo la speranza per queste persone e per le prossime, speranza che nessuno resti solo e isolato: è questo che fa lo Stato, isola, perché un uomo isolato non può vincere contro uno strapotere. Ma noi siamo l’unione che fa la forza.
Questa forza, oggi, è concentrata anche nella figura di Pino Masciari e nella sua famiglia.
Non lasciamoli soli, mai.
Ti faccio i miei complimenti Alessandro I.
Sarebbe straordinario estendere la rete dei contatti, cercando di coinvolgere quella parte sana di rappresentanti istituzionali capaci di farsi interpreti di un intervento chiarificatorio, e finalmente risolutivo, dello Stato per reagire con successo alle ripetute pratiche estorsive ed intimidatorie dei gruppi criminali.
Abito a Bologna e rimango a disposizione per qualsiasi tipo di necessità.
Martedì 25 agosto a Soverato (CZ) ci sarà una grande manifestazione AntiMafia ed Antiracket a cui prenderanno parte De Magistris, Pippo Callipo, Sonia Alfano, Nicola Gratteri (DDA Reggio Calabria), Angela Napoli. L’occasione sarà il momento per la presentazione di un movimento della società civile che vuole proporsi come forza di governo per le prossime elezioni regionali della primavera del 2010. Sarebbe un appuntamento cruciale per denunciare il comportamento deprecapibile, se non volutamente lassista, dello Stato nella vicenda di Masciari e del sistema di protezione dei testimoni di giustizia in genere.
Un abbraccio
La mia e-mail: carlodiana2002@yahoo.it
Solidarietà dai Grilli Aretusei (Sr)
Non siete soli.
Mi dispiace per quello che è successo a Pino la settimana scorsa. Forse questo è un segnale intimidatorio. Purtroppo i testimoni di giustizia non sono abbastanza tutelati e per questo molti che subiscono ingiustizie da parte della mafia faticano a farsi avanti.