Ancora una volta a dimostrazione che gli appalti pubblici sono tra le attività preferite dall’ organizzazione \’ndranghetista, che opera sempre con i sodalizi infiltrati nel tessuto economico.
Ancora al Nord perché “l’affare “ punta su opere importanti, (“Le cosche puntavano alla Tav\”) e nei condotti più economizzati.
Viene sottovalutato il problema: tutto è regolare a parere delle amministrazioni appaltanti, ma le investigazioni dell’ antimafia confermano il contrario.
I sequestri imponenti di beni nelle capitali italiane come Roma , Milano, Genova, Catanzaro (“immobili di pregio situati a Roma e Milano oltre a 25 aziende”), attestano la grande proficuità dell’ azienda criminale.
Gli argini da innalzare devono essere molteplici , non solo quelli degli investigatori, cui va il massimo apprezzamento,ma di tutti i settori, soprattutto dei cittadini: ne va di mezzo la ricchezza, morale ed economica , di una nazione.
Infiltrazioni \’Ndrangheta in appalti, venti arresti.