Pino Masciari. \’Una storia giudiziaria infinita quella di Massimo Ciancimino, imputato che veste anche i panni del superteste nel processo sulla trattativa Stato-mafia, condannato per riciclaggio, indagato per detenzione di esplosivo e ora agli arresti insieme ad altre 9 persone – 4 sono ai domiciliari – con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. I legali di Ciancimino, Francesca Russo e Roberto D’Agostino parlano di «strana tempistica» alludendo all’avvio del processo sulla trattativa, cominciato a Palermo lunedì. “
La storia delle carceri ci dice che lì dentro è avvenuto e può avvenire di tutto. Salvatore Borsellino si dice ‘Seriamente preoccupato per incolumità in carcere di Ciancimino Jr. Ci hanno avvelenato Pisciotta e Sindona, sono stati suicidati parecchi collaboratori di giustizia”.Quello che avviene in questo momento cruciale sembra il tentativo di mettere l’ennesima pietra tombale su un processo storico in cui lo Stato processa una parte di se stesso per una trattativa che fino a ieri sembrava presunta, fantomatica, pretesa, mentre oggi coloro i quali vengono chiamati alla sbarra parlano, dopo aver mantenuto una congiura del silenzio che è durata per vent’anni.
Noi ci auguriamo che alla fine si ottenga giustizia per i morti che ancora non possono riposare in pace.