La mia premessa è forse inutile, ma la faccio perchè non voglio vedere strumentalizzate le mie parole: la violenza in tutte le sue forme è sbagliata sempre e comunque, e la mia storia personale è la testimonianza più diretta ed evidente di quanto dico. Con la violenza non si ottengono che risultati negativi per tutti.
Ciò detto, voglio fare un appello a tutta la classe politica perchè rifletta con grande attenzione su quanto sta avvenendo intorno ad Equitalia; assisto con sgomento e con dolore a quello che sembra un vero e proprio sterminio dell\’imprenditoria italiana.
Lo Stato pretende puntualità nei pagamenti, si appella al senso del dovere, a volte ne fa addirittura una questione etica e morale: tutto questo quando deve riscuotere.
Quando invece lo Stato deve dei denari, che siano essi rimborsi o pagamenti per prestazioni ricevute, ecco che tutto diventa più fumoso, più dubbio, e la puntualità viene a mancare.
Il mio è un appello a favore dell\’imprenditoria e del commercio, perchè continuiamo a sentire notizie terribili di imprenditori che si suicidano, di famiglie che si sfasciano, di imprese che chiudono e di lavoratori sul lastrico.
Allo stato attuale, non possiamo meravigliarci se commercianti e imprenditori per sopravvivere e dare da mangiare alle famiglie dei lavoratori ricorrono all\’usura: per continuare a lavorare bisogna ricorrere agli stozzini!
E\’ giunto il momento di comprendere le ragioni dei cittadini, degli imprenditori, degli esercenti e di tutti coloro che lavorano: bisogna rivedere e riformare questo sistema vessatorio e trasformarlo in un sistema virtuoso, perchè in caso contrario da questa crisi non usciremo mai.