Pino Masciari, un testimone vivo. Ma per quanto?
Fare l’imprenditore in Calabria è spesso cosa assai complessa e cosa ancor più complessa se si decide di sottostare alle regole del malaffare quindi decidendo di scendere a patti. Può sembrare un assurdo, ma per chi vie li è una triste certezza. Pino Masciari va oltre, va oltre quel limite che certi \”uomini\” cercano di porre con l’utilizzo di limiti illegali invalicabili, 13 anni fa decide di percorre la strada della denuncia. Dopo anni di vessazioni e ricatti va dai Carabinieri e denuncia la ’Ndrangheta, fa nomi, cognomi, residenze, è più facile farlo parlare che farlo tacere, per chi conosce la Calabria questo non è pratica semplice.
Lo Stato promette lui sicurezza, professionalità, sostegno per lui e per al sua Famiglia. Masciari diventa il vanto della Calabria e dell’Italia onesta, ma tale encomio non è gratuito, la salata contropartita è rappresentata da una vita fatta di nascondigli e continui spostamenti.
Lo Stato non è stato sempre presente, ed è notizia di questi giorni che Pino Masciari dopo intrusioni notturne in una \”località protetta\” e dopo le intimidazioni anche violente non si sente più sicuro. Nel paese dove vive tutti sanno chi è cosa fa e quale è il suo ruolo, una popolarità conquistata che però allo stesso momento non puo’ garantire sicurezza e pace. I servizi latitano coloro che dovrebbero proteggerlo si fanno veder solo a \”babbo morto\”. Pino il 1 ottobre 2009 decide di scappare, lasciare sola la famiglia e scappare via lontano dai suoi cari, nel suo viaggio decide di andare in Calabria dove forse un comitato di pallottole sono pronte ad aspettarlo. Ecco i gesti che persone oneste e corrette oggi sono costrette a fare. I servizi si fanno subito sentire per garantirgli diritti e sicurezza, ecco che presto capiamo che per testimoniare contro la mafia ci si trova a dover terminoriare il proprio stato in mancanza di diritto. La partita è lunga, aspettiamo novità per la settimana prossima.
Giovanni Castellana
caro Pino,
cari Masciari, vi sono vicino, è agghiacciante leggere queste cose, ma è da sciocchi o peggio sorprendersi e cascare dalle nuvole.
Chi ha il dovere di occuparsi della sicurezza di Pino e famiglia adempia al proprio compito al più presto!
mi stringo forte a Te, carissimo Pino, e a tutti voi Masciari.
Riccardo