Scritto da Katia Balbo Sabato 26 Gennaio 2013 08:23
Una giornata di riflessioni e di intense emozioni quella di giovedì 24 gennaio, che ha visto protagonista nella mattinata al teatro Rossini e nel pomeriggio nella Sala consiliare del comune di Gioia del Colle, per il conferimento da parte del sindaco della cittadinanza onoraria, l’imprenditore di legalità, come egli stesso ama definirsi, Pino Masciari.
Nella rappresentazione teatrale “Padroni delle nostre vite” tratta dal libro di Pino e Marisa Masciari, portata in scena dalla compagnia Sciaraprogetti, un bravissimo Ture Magro,interpreta la storia dello stesso Pino, giovane imprenditore edile calabrese costretto ad abbandonare la sua terra assieme alla moglie e ai figli come un fuggiasco, perché ha deciso di collaborare con le forze dell’ordine e ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica. I suoi problemi iniziarono il giorno in cui decise di non sottostare alle pressioni mafiose dei politici e al racket della \’ndrangheta e diventare testimone di giustizia,paradossalmente prima del 2001 pentito e testimone di giustizia erano la stessa figura, per denunciare uno dei terribili tumori che affligge ancora oggi la nostra società la ‘ndrangheta.
Pino Masciari, uomo d’onore con uno spiccato senso di giustizia, ha fatto una scelta coraggiosa che ha sconvolto la sua vita e quella dei suoi cari e come egli suole ricordare, ogni volta che qualcuno viene a conoscenza della sua storia gli allunga la vita di un giorno.
A fine rappresentazione è la prof.ssa Procino a introdurre lo stesso Pino, che con voce rotta dal pianto ricorda di fronte a un teatro gremito di liceali e di studenti delle scuole medie: “L’Italia è bella non ci sono solo criminali, bisogna credere nello stato, lo stato siamo noi! Bisogna riappropriarsi di quei valori quali l’etica e la morale. Sono disposto a morire per lo stato, ma non
per il potere. Ancora oggi vedo i miei figli, mia moglie Marisa vivere una vita di sacrifici, di solitudine e nell’angoscia che da un momento all’altro possa accadere qualcosa, solo perché mi sono rifiutato di piegarmi alla criminalità. Oggi sono qui, è un piacere per me essere in mezzo a voi, la mia vita è costantemente in pericolo, ma la scorta dov’è? Non sono forse sottoposto a un programma speciale di protezione? Cosa diranno se oggi mi accade qualcosa? Ad oggi mi sento di definirmi un imprenditore di legalità, ragazzi voi avete la fortuna di studiare cose giuste e dovete farlo perché la cultura spaventa questi uomini vili che vi vorrebbero ignoranti per poter gestire al meglio il loro potere, sono uomini senza scrupoli succubi del Dio denaro, c’è bisogno di una rivoluzione culturale, costruiamo insieme la legalità”.
“Ho tanti amici sparsi in tutta Italia, hanno creato un blog gli amici di
Pino Masciari, ma mi sento solo e la solitudine cari ragazzi uccide. A volte mi chiedo: non sono normale io o non è normale il nostro paese? Chiedevo solo di continuare a lavorare nella mia terra, davo lavoro a tanti impiegati ero un lavoratore onesto”. E con queste parole che Pino commuove i ragazzi che alla fine della mattinata non esitano a mostrargli la loro ammirazione accerchiandolo e stringendogli la mano. Dispiace constatare, che in una mattinata così importante, dove il teatro è stato sede di una lezione di vita, fossero assenti sindaco, assessori e consiglieri.
Pino si rivolge ai giovani, speranza per un futuro migliore, è a loro che lancia sguardi d’intesa e chiede di intervenire, di esprimere le loro opinioni anche durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria, voluta dall’associazione Libera, dall’istituto Ricciotto Canudo e approvata ad
unanimità dal consiglio comunale.
La cerimonia tenutasi nel pomeriggio alle 16,30 nella Sala Consiliare ha visto l’assessore alla cultura De Giorgi emozionatissima nel presentare Pino “uomo tra gli uomini che rinnova ogni giorno la sua scelta”. Si ritiene “orgogliosa del percorso attuato nelle scuole con il concorso “Lo Stato siamo Noi”, in collaborazione con il presidio “Libera-Donato Boscia” di Gioia, che ha dato agli studenti la possibilità di incontrare il coraggio e di dire no a chi vuole offendere la propria dignità, comprare il silenzio e a chi non vuole che il lavoro vada avanti”.
“Pino Masciari, continua l’assessore, “ha detto un no che ha cambiato la sua vita e quella dei suoi figli, spero sia di esempio per voi ragazzi e per il vostro futuro. Siamo onorati della sua presenza e orgogliosa che voi ragazzi abbiate la possibilità di confrontarvi con chi del coraggio fa la chiave di
lettura del mondo”. “Oggi abbiamo avuto la prova di una scuola che non è solo sapere e saper fare, ma soprattutto è saper essere”. Presente alla cerimonia anche il consigliere regionale Giammarco Surico che si ritiene soddisfatto dell’impegno profuso dalle scuole e si complimenta con i docenti che insegnano la vita attraverso persone e non solo con le parole.
Dopo i saluti iniziali le parole di Masciari commuovono: “Sono contento di essere cittadino onorario della vostra città, non vorrei che questa cittadinanza fosse pura formalità, se è data è giusto che sia sentita, non so se ritornerò, sono un morto che cammina, vivo ogni giorno come se fosse l’ultimo, vi ringrazio di avermi accolto, vorrei che questo sia un punto di partenza e non di arrivo, insieme rappresentiamo lo stato e dobbiamo essere un virus di legalità”. A concludere è il sindaco Sergio Povia ringrazia Pino di essere stato presente ed aver esortato i giovani a produrre atti di qualità.
Siamo fieri di avere Pino Masciari come nostro concittadino è esempio di coraggio e di amore per la giustizia, valori che al giorno d’oggi sembrano confinati nell’oblio. Comportamenti integerrimi come quello di Pino non dovrebbero essere l’eccezione, ma la regola.
http://www.gioianet.it/attualita/6464-pino-masciari-vera-lezione-di-vita-e-legalita-fotovideo.html
https://picasaweb.google.com/104626251937098962566/CittadinanzaOnorariaAPinoMasciari?feat=flashalbum#5837721541159556114